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Genoamania: punto di partenza o di arrivo?
Lo 0-0 del Franchi, tuttavia, non può non lasciare qualche strascico di rimpianto nei rossoblù, scossi dal pensiero che con un pizzico di cattiveria e di precisione in più sotto rete quel tabù trasferta che dopodomani compierà un anno esatto si sarebbe finalmente potuto sfatare. Inevitabile poi rammaricarsi per quel inedito episodio accaduto al quarto d'ora. Mai prima di ieri nel corso della sua lunga carriera Mimmo Criscito aveva fallito un calcio di rigore. 14 su 14, recitava la perfetta percentuale realizzativa del laterale campano. Ma siccome ogni regola conosce un'eccezione, questa prima o poi doveva necessariamente arrivare anche per il capitano rossoblù. Meglio, allora, che tale errore si sia materializzato a metà campionato e ad inizio gara, assumendo un peso, anche morale nei confronti del suo autore, sicuramene minore di quello che avrebbe avuto se fosse avvenuto in un altro momento della stagione e nelle fasi conclusive dell'incontro.
E siccome in questo momento il Genoa ha bisogno di tutto fuorché di ulteriori dosi di negatività, tanto vale provare a guardare il bicchiere mezzo pieno, poiché come sosteneva il buon Igor in Frankenstein Junior anche quando vanno male le cose possono sempre peggiorare. E quella chimera chiamata vittoria può trasformarsi in una deleteria ossessione.
Almeno per il momento, quindi, un punto va più che bene. A patto che esso sia un punto di partenza e non di arrivo.