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    Genoa, Spinelli: 'Io doriano? Quando vendetti la società piansi per 15 giorni. Aguilera al Toro per colpa di Craxi'

    Genoa, Spinelli: 'Io doriano? Quando vendetti la società piansi per 15 giorni. Aguilera al Toro per colpa di Craxi'

    • Marco Tripodi
    Nella settimana che conduce al derby della Lanterna il Secolo XIX ha sentito un vecchio presidente del Genoa: Aldo Spinelli.

    Nella lunga intervista concessa al quotidiano genovese, 'O Scio Aldo' ha parlato anche del momento in cui decise di cedere la società, smettendo la voce spesso circolata spesso in città di una sua eventuale passione nascosta per la Sampdoria: "Se c'è una cosa che me le fa girare è quando qualcuno dice che sarei sampdoriano. Quando ho venduto il Genoa ho pianto per 15 giorni di seguito, lo avevo fatto solo per la morte di mio padre. Per farmi riprendere mi hanno convinto ad entrare in politica con i repubblicani-socialisti di La Malfa, e sono diventato consigliere comunale".

    L'equivoco della sua fede calcistica, secondo Spinelli, nasce per colpa di un suo fratello: "Carmelo tifava Doria e un paio di partire della Samp da ragazzo sono andato a vederle. Ma poi è finita lì. Io giocavo anche nel Genoa, anche se poi Bonilauri mi mandò a fare le ossa alla Marsano Invicta".

    Spinelli ha infine rivelato alcuni retroscena di mercato risalenti alla sua gestione: "Aguilera andò a Torino anche su pressione di Craxi che era vicino al presidente Borsano. Me la ricordo la telefonata di Craxi. Ma ancora non mi perdono di avere rifiutato la proposta del Marsiglia di Tapie per Skuhravy, 27 miliardi, magari sarei presidente del Genoa ancora oggi..."

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