Genoa-Samp, rissa tra genitori al derby Under 15: la lezione la danno i ragazzi
Mentre sugli spalti alcuni genitori se le davano di santa ragione, non risparmiando spintoni, sputi e insulti, in campo i loro figli, benché divisi dai colori delle rispettive squadre, dimostravano di possedere più maturità ed intelligenza degli adulti abbracciandosi l'un l'altro e scambiandosi complimenti reciproci.
L'epilogo del derby Under 15 tra Sampdoria e Genoa, andato in scena lo scorso sabato a Bogliasco, è l'emblema delle due facce che caratterizzato il mondo del pallone. Da una parte la follia di chi è incapace di prendere un gioco per quel che è, accettando il verdetto del campo e gli errori di chi lo calca; dall'altra la sportività con la S maiuscola di chi viceversa il vero senso dell'agonismo dimostra con i fatti di conoscerlo e sa metterlo in pratica, regalando una lezione ai presunti maestri.
Un episodio ambivalente, raccontato oggi dal Secolo XIX, che evidenzia ancora una volta le due anime, all'apparenza inconciliabili, che convivono nel corpo del mondo del calcio. La violenza e l'ignoranza da una parte, il rispetto e la lealtà dall'altra. L'eterna e sempre attuale storia del Dottor Jekyll e del suo alter-ego Mister Hyde.
I colpi di spugna dati dai giovani non possono cancellare le macchie create dai grandi. Donano però un spizzico di speranza per un futuro che ci si augura possa per una volta vedere i figli non ripercorrere i passi dei padri.