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    Genoa, Retegui: 'Gudmundsson mi ha fatto arrabbiare. Ma ora sono contento'

    Genoa, Retegui: 'Gudmundsson mi ha fatto arrabbiare. Ma ora sono contento'

    Minuto 54' di Salernitana-Genoa. Il signor Daniele Orsato ha appena fischiato a favore degli ospiti il rigore che deciderà la sfida dell'Arechi. Mateo Retegui, che nel primo tempo aveva siglato il gol del momentaneo 1-1 tornando a esultare quattro mesi dopo l'ultima volta, si fionda sulla palla, intenzionato a battere lui la massima punizione. Una scelta che non trova però d'accordo il suo compagno di reparto Albert Gudmundsson. 

    L'islandese si avvicina all'italo-argentino e, dopo un breve dialogo, gli strappa letteralmente la palla dalle mani, facendo capire senza possibilità di smentita che il rigore verso la posta difesa da Memo Ochoa lo calcerà lui. Così effettivamente avviene. Gudmundsson si presenta dagli undici e con un tiro secco e centrale batte l'estremo difensore della Salernitana, griffando il successo del Grifone. Una scena che non è sfuggita agli osservatori, così come non è passata inosservata l'esultanza fredda con cui Retegui si è complimentato con il collega. Lo stesso Gud, a fine incontro, ha spiegato che il rigorista della squadra è lui e, dunque, a lui spettava tirare quella massima punizione.

    A spegnere sul nascere qualsiasi possibile polemica ci ha pensato nel post-gara lo stesso Retegui: "Al momento del rigore - ha ammesso l'ex Boca Juniors ai microfoni di Sky - mi sono arrabbiato un po'. Però credo che sia normale che accada, anche a causa dell'adrenalina di una partita molto calda. La verità è che io voglio sempre tirare i rigori e calciare in porta per provare a fare gol ogni volta che posso. Ma siamo una squadra e sono contento che Albert abbia segnato consentendoci di vincere la partita".
     

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