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    Genoa, Radu: 'Inter? Sogno di crescere ma ora conta solo il derby'

    Genoa, Radu: 'Inter? Sogno di crescere ma ora conta solo il derby'

    • Marco Tripodi
    Tra gli uomini più in forma del Genoa attuale c'è sicuramente Ionut Radu. Il portiere rumeno domenica scorsa a Napoli è stato protagonista di alcuni interventi prodigiosi e decisivi. È anche su di lui dunque che il Grifone confida per provare a rivincere un derby dopo tre anni di astinenza. Anche perché rispetto alla gara d'andata questa volta l'ex estremo difensore dell'Avellino non accuserà crertamente l'emozione di disputare una gara così importante: "Prima dell'andata qualcosa mi avevano detto -ha dichiarato alla Gazzetta dello Sport riguardo alla stracittadina genovese - ma è stato meglio, molto meglio nella realtà: è stata la gara più emozionante della mia carriera, ho visto uno spettacolo incredibile sugli spalti. Tutta un’altra cosa rispetto ai derby giovanili di Bucarest e Milano".

    Un battesimo del fuoco per un ragazzo che fino a pochi mesi fa giocava nelle serie minori del calcio italiano e che nonostante qualche comprensibile difficoltà iniziale sta dimostrando di poter dire la sua anche nel massimo campionato: "Dall’anno scorso sono cresciuto tantissimo, soprattutto a livello professionale e mentale. E, di questo, devo dire grazie ai miei preparatori, Alessio Scarpi e Stefano Raggio Garibaldi. Con me hanno fatto un lavoro fantastico. Esiste una differenza profonda fra serie B ed A. Ma giocare in uno stadio grande e pieno come il Ferraris è proprio ciò che speravo sin da quando ero bambino. Ecco perché nei momenti difficili non mi abbatto. Ai portieri capita di sbagliare: perciò è importante andare oltre l’errore".

    Se il presente si chiama Genoa nel suo futuro sembra esserci nuovamente l'inter, la squadra che ha creduto in lui da giovanissimo portandolo in Italia e facendolo crescere affidandolo alle cure di grandi preparatori: "Là ho avuto Castellini, Orlandoni, Bosaglia. Devo dire grazie a loro se sono arrivato qui. Ma non penso al futuro. Io procedo per gradi, non guardo al fatto che l’Inter potrebbe riprendermi: nella mia testa metto solo gli obiettivi del club in cui gioco. Ora conta salvarsi. Stop. Poi, certo, voglio maturare ancora, sia a livello tecnico sia di comportamento, però vivo il

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