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Genoa, primi lampi di vero Balotelli: come cambia il suo futuro
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Primi bagliori di Mario Balotelli. Nel Genoa che esce da “Marassi” tra gli applausi dei suoi tifosi e col rimpianto per non aver concretizzato un gran secondo tempo – stoppato solamente da 2-3 interventi super di Meret – con un pareggio in rimonta col Napoli, l'attaccante bresciano è stato senza ombra di dubbio uno dei grandi protagonisti. Subentrato a Fabio Miretti a 7' dalla fine, il classe '89 ha tenuto impegnata a più riprese la retroguardia della squadra allenata da Antonio Conte, creando una prima grande occasione all'86° con un tocco di ginocchio sventato dal tuffo del numero napoletano e dal palo e ripetendosi poco più tardi con un tiro-cross col destro che ha creato non pochi problemi a Meret.
LA GESTIONE DI VIEIRA - Con l'atteggiamento di chi ha provato a mandare un segnale forte anche al suo allenatore, Patrick Vieira, che nelle prime partite della sua gestione dopo l'esonero di Alberto Gilardino gli aveva concesso appena 27 minuti. Lasciandolo a guardare per tutta la durata della sfida contro il Milan della passata settimana nel giorno delle celebrazioni per i 125 anni di storia del club rossonero, di cui Supermario ha fatto parte dal gennaio 2013 all'agosto 2014 e nella stagione 2015/16. E commentando così la sua esclusione: "Ho pensato che non avessimo bisogno di avere un altro attaccante. La squadra stava facendo bene ed era equilibrata". Nulla di personale, nonostante i rispettivi trascorsi al Nizza all'insegna di un rapporto non propriamente idilliaco: Vieira è consapevole che la condizione atletica di Balotelli non possa ancora essere ottimale dopo diversi mesi di inattività. Ma è altrettanto chiaro che un nome come questo sia destinato a far discutere sempre e comunque e ad alimentare il dibattito.
LA CLAUSOLA - Dopo essersi allenato dalla scorsa estate in solitaria nella sua Brescia e aver atteso a lunga la chiamata di un club di Serie A, mettendo da parte qualche offerta esotica arrivata da altri campionati, Balotelli ha raccolto l'appello dell'ex allenatore del Genoa Alberto Gilardino che, poco prima dell'esonero conseguente al pari col Como, era riuscito a convincere la vecchia proprietà di 777 Partners a mettere sotto contratto fino a giugno 2025 l'ex attaccante di Inter, Milan, Manchester City e Liverpool. Un contratto che, secondo quanto riferito nei giorni scorsi da Repubblica, contiene al suo interno una clausola che permette alle due parti di separarsi anticipatamente qualora non sussistessero più le condizioni per proseguire fino al termine di questa stagione. E in questo quadro si inseriscono le dichiarazioni dell'agente Enzo Raiola a Radio Sportiva: “Sa benissimo che deve recuperare la condizione, era inattivo da mesi. Aiuta i compagni dentro e fuori dal campo, tutto sommato sta andando benissimo. Sicuramente si aspetta di più. Il campionato è lungo, Mario avrà possibilità”.
VUOLE DI PIU' - Siccome le parole sono sempre molto importanti, è giusto sottolineare anche come Patrick Vieira si è espresso su Mario Balotelli dopo la partita col Napoli: "Balotelli sta facendo bene, Mario si sta allenando bene e deve continuare così. Nella ripresa anche Thorsby e Norton hanno apportato energia e qualità". Cresce la condizione e cresce il livello delle prestazioni di Balotelli, fortemente intenzionato da ora in avanti ad aumentare anche il suo minutaggio ed il suo coinvolgimento per contribuire ancora più concretamente alla corsa salvezza del Genoa. Che da oggi può contare su un Supermario in più.
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LA GESTIONE DI VIEIRA - Con l'atteggiamento di chi ha provato a mandare un segnale forte anche al suo allenatore, Patrick Vieira, che nelle prime partite della sua gestione dopo l'esonero di Alberto Gilardino gli aveva concesso appena 27 minuti. Lasciandolo a guardare per tutta la durata della sfida contro il Milan della passata settimana nel giorno delle celebrazioni per i 125 anni di storia del club rossonero, di cui Supermario ha fatto parte dal gennaio 2013 all'agosto 2014 e nella stagione 2015/16. E commentando così la sua esclusione: "Ho pensato che non avessimo bisogno di avere un altro attaccante. La squadra stava facendo bene ed era equilibrata". Nulla di personale, nonostante i rispettivi trascorsi al Nizza all'insegna di un rapporto non propriamente idilliaco: Vieira è consapevole che la condizione atletica di Balotelli non possa ancora essere ottimale dopo diversi mesi di inattività. Ma è altrettanto chiaro che un nome come questo sia destinato a far discutere sempre e comunque e ad alimentare il dibattito.
LA CLAUSOLA - Dopo essersi allenato dalla scorsa estate in solitaria nella sua Brescia e aver atteso a lunga la chiamata di un club di Serie A, mettendo da parte qualche offerta esotica arrivata da altri campionati, Balotelli ha raccolto l'appello dell'ex allenatore del Genoa Alberto Gilardino che, poco prima dell'esonero conseguente al pari col Como, era riuscito a convincere la vecchia proprietà di 777 Partners a mettere sotto contratto fino a giugno 2025 l'ex attaccante di Inter, Milan, Manchester City e Liverpool. Un contratto che, secondo quanto riferito nei giorni scorsi da Repubblica, contiene al suo interno una clausola che permette alle due parti di separarsi anticipatamente qualora non sussistessero più le condizioni per proseguire fino al termine di questa stagione. E in questo quadro si inseriscono le dichiarazioni dell'agente Enzo Raiola a Radio Sportiva: “Sa benissimo che deve recuperare la condizione, era inattivo da mesi. Aiuta i compagni dentro e fuori dal campo, tutto sommato sta andando benissimo. Sicuramente si aspetta di più. Il campionato è lungo, Mario avrà possibilità”.
VUOLE DI PIU' - Siccome le parole sono sempre molto importanti, è giusto sottolineare anche come Patrick Vieira si è espresso su Mario Balotelli dopo la partita col Napoli: "Balotelli sta facendo bene, Mario si sta allenando bene e deve continuare così. Nella ripresa anche Thorsby e Norton hanno apportato energia e qualità". Cresce la condizione e cresce il livello delle prestazioni di Balotelli, fortemente intenzionato da ora in avanti ad aumentare anche il suo minutaggio ed il suo coinvolgimento per contribuire ancora più concretamente alla corsa salvezza del Genoa. Che da oggi può contare su un Supermario in più.
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