Calciomercato.com

  • Getty Images
    Genoa, le pagelle di CM: Scamacca si mette il mantello, Badelj cambia la partita

    Genoa, le pagelle di CM: Scamacca si mette il mantello, Badelj cambia la partita

    • Lorenzo Montaldo
    Sampdoria-Genoa 1-3

    Marchetti 6,5: molto molto bravo in avvio su La Gumina, attento e spettacolare quando Silva cerca il tiro al volo da fuori. La sassata di Verre è imprendibile, svolge bene l’ordinaria amministrazione e nel finale si esalta nuovamente togliendo dall’angolino la conclusione di Jankto.

    Goldaniga 6: in difesa il Grifone balla nel primo tempo, e non rischia praticamente nulla nella ripresa. L’andamento fotografa perfettamente anche la prestazione del centrale, che chiude in crescendo.

    Zapata 6,5: becca un giallo ingenuo a centrocampo dopo soli dodici minuti di gioco, per un intervento evitabile e lontano dalla porta. Nel primo tempo però è quello che spesso e volentieri mette una pezza ai buchi altrui. Conclude il match stringendo i denti e senza rischiare.

    Bani 6,5: qualche incertezza in avvio, anche se dal suo versante la Samp è decisamente meno pericolosa. Con il passare dei minuti cresce e prende confidenza, sfoderando una buona prestazione, complessivamente attenta e convincente. 

    (dal 33’ s.t. Masiello 6: entra per dare esperienza in vista dell'assalto finale, scelta azzeccata).

    Ghiglione 6: un po’ bloccato in fase di spinta, timido nel primo tempo, nella ripresa corre per  due e chiude tutte le iniziative dei padroni di casa.

    Sturaro 5,5: il derby lo sente, ma fatica moltissimo a prendere l’iniziativa in mezzo al campo. Ci mette sempre grinta, ma sbaglia un sacco di palloni e di controlli specialmente nella ripresa. Ammonito, esce nel secondo tempo.

    (dal 19’ s.t. Lerager 7: entra e segna. Meglio di così, difficile fare. Ovviamente la rete lo esalta, gioca con il sangue agli occhi).

    Rovella 5,5: oggi sembra un po’ più timido rispetto al primo derby giocato. L’esempio è l’entrata tenera e poco convinta che riserva a Verre quando il numero 8 blucerchiato scippa palla al centrocampista e tira fuori dal cilindro la perla che porta avanti la Samp. Il passaggio di Bani non era perfetto, ma Rovella è troppo molle e si fa rubare la palla dall'ex Pescara. Più in generale, nel primo tempo soffre moltissimo l’intraprendenza del diretto avversario, che è forse il giocatore più in palla tra i padroni di casa, ma il 65 rossoblù fa poco per limitarlo. 

    (dal 1’ s.t. Melegoni 6,5: il Genoa tenta di cambiare il centrocampo all’intervallo, e ci riesce. E’ giovane, ma non risente della pressione, entra da subito in partita e pressa ovunque).

    Zajc 5: totalmente avulso dal gioco, non crea pericoli e non supporta gli attaccanti. Resta lontano dalla manovra, senza idee e senza coraggio.

    (dal 1’ s.t. Badelj 7: Maran sceglie l’esperienza e il carisma. A livello di personalità è un’altra cosa rispetto all’ex Empoli. Si fa vedere in appoggio ai compagni e prova a suonare la carica, crea l’1-3 scippando la palla ai blucerchiati e si carica sulle spalle la squadra).

    Pellegrini 6: non è molto convinto nel primo tempo, sbaglia anche alcuni controlli piuttosto semplici e non crea mai la superiorità numerica. Bereszynski lo tiene senza troppi problemi nella prima frazione, poi prende coraggio e cambia marcia meritandosi la sufficienza.

    Shomurodov 6,5: la prima cosa bella della sua avventura in rossoblù la fa abbastanza paradossalmente in difesa, quando al quarto d’ora chiude in scivolata La Gumina a due passi da Marchetti. Gli capita una sola palla buona nella prima ora di gioco, e la capitalizza come meglio non potrebbe. Bella la sgroppata sulla fascia, ma la chicca è l’assist per Scamacca tutto solo all'altezza del dischetto. Non era semplice non lasciarsi ingolosire da quell’opportunità. 

    (dal 40’ s.t. Pjaca s.v.)

    Scamacca 8: innesca da subito un duello tutto sportellate e fisico con Tonelli. Lotta per tutta la partita, nella ripresa è nel posto giusto al momento giusto e punge nuovamente la Samp, confermando il momento d’oro. Sul secondo gol del Grifone va in cielo e incorna di testa, ma Audero è super. Poco male, qualche secondo dopo è lui a indossare il mantello con una perla da fuori che chiude il match.


    All. Maran 7: nel primo tempo, sembra un uomo ad un passo dall'esonero. Lo stesso tecnico, seduto in panchina sconsolato, sembra non avere più le forze per organizzare una reazione degna di nota. Invece, nell'intervallo rivolta la squadra e con i cambi ribalta il Genoa. Badelj gli permette di riconquistare il centrocampo, Lerager trova subito il gol,e al resto ci pensa Scamacca. Approfitta come meglio non potrebbe del blackout della Samp.

    Altre Notizie