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Genoa, le pagelle di CM: Destro torna a ruggire, Badelj predica nel deserto
Perin 6: un paio di interventi nel primo tempo, neppure quelli nel secondo. Poco lavoro che non basta per uscire con la rete inviolata.
Masiello 5,5: si fa sovrastare da Castrovilli (che non è un colosso) nell’azione del pareggio viola. Un atteggiamento molle che non corrisponde ad una gara per il resto caratterizzata dalla solita grinta.
Radovanovic 6: perde il duello tra serbi con Vlahovic facendosi beffare nell’occasione dell’1-1. Si riscatta nel finale bloccando il giovane connazionale lasciato a tutta velocità verso la porta di Perin e guadagnandosi la sufficienza. Nella ripresa manca di un soffio l’incornata del vantaggio.
Criscito 6: rischia la frittata nel finale lasciando strada libera a Vlahovic prima che Radovanovic ci metta una pezza. Unica sbavatura in una gara in cui gli attaccanti della Fiorentina girano alla larga dalla sua zona.
Biraschi 6: prezioso in fase di copertura, meno in proiezione offensiva dove, di fatto, non si vede praticamente mai.
(dal 17’ st Zajc 5: entra con poca lucidità, impiegando meno di un minuto per comparire nell’elenco dei cattivi e sbagliando spesso passaggi e tocchi anche elementari. Doveva essere l'uomo della svolta. Non lo è stato).
Behrami 6: si destreggia nel traffico della linea mediana con la stessa esperienza che prima dell’uscita gli permette di non sfigurare anche da esterno di fascia. Tuttofare sempre presente.
(dal 25’ st Ghiglione 5,5: dentro nell’ultimo quarto per dare più spinta sulla destra al Grifone. Ipotesi che, nonostante la superiorità numerica, rimane solo sulla carta).
Badelj 6,5: chiave di volta del gioco rossoblù. Detta i tempi della manovra alternando pennellate sublimi a cose più semplici ma non per questo meno efficaci. E' l'unico che dà la sensazione di poter inventare qualcosa nel grigiore rossoblù.
Strootman 6: si becca un giallo evitabile dopo appena 50 secondi di gioco. Ammonizione che gli costerà la Juve ma che non ne condiziona la solita gara tutta corsa e grinta, anche se meno precisa del solito in fase di impostazione.
(dal 38’ st Melegoni SV)
Zappacosta 6: devastante sulla sua corsia sinistra. Da il là all’azione dell’1-0 e poi continua a sfrecciare come un treno per oltre 90 minuti. Troppo spesso però si perde sul più bello, dilapidando con cross fuori misura o tiri sballati lo straordinario lavoro che compie.
Scamacca 6: veste per una volta i panni dell’assist-man fornendo al collega di reparto la palla del vantaggio. Poi gioca molto di sponda e spalle alla porta, non trovando mai il modo per impensierire Dragowski.
(dal 38’ st Shomurodov SV: una manciata di minuti senza lasciare traccia di sé).
Destro 6,5: nel sabato di Pasqua interrompe la sua personale quaresima che durava da oltre due mesi. Gol importante per lui, che arriva in doppia cifra e si conquista il rinnovo del contratto. Ma aldilà della rete, l’intesa con Scamacca non dà altri segnali positivi. (dal 25’ st Pjaca 5: Ballardini confida in lui per creare scompiglio nella difesa viola. La risposta non è però quella sperata).
All. D. Ballardini 5,5: fa 100 in rossoblù partendo con l’inedito assetto con il doppio centravanti e i fatti gli danno ragione, con il vantaggio firmato proprio dal tandem Scamacca-Destro. Poi però il suo Genoa si smarrisce, non riuscendo più a trovare la via della porta avversaria, neppure giocando un intero tempo con un uomo in più. Era l'occasione buona per staccarsi definitivamente dalla zona calda ma non è stata sfruttata a dovere. Alla luce del calendario che attende il Grifone un'opportunità buttata. Ma il punticino è comunque un altro passetto verso la salvezza.