Genoa, le incertezze della 777 e le rassicurazioni di Blazquez: "Il club è ambito ma non lo cediamo"
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Le difficoltà incontrate altrove dalla holding statunitense, proprietaria o azionista di cinque altri club calcistici in giro per il mondo, sembrano in qualche riverberarsi anche sulla società rossoblù, come hanno ammesso di recente sia l'amministratore delegato Andres Blazquez che il presidente Alberto Zangrillo. La disponibilità economica del gruppo di Miami non è più "praticamente illimitata" come veniva sbandierato nell'autunno 2021. Oggi la situazione è simile a quella di tanti altre squadre che per sopravvivere devono fare bene i conti tra entrate e uscite.
Allarmi per il momento non ne sono suonati ma il livello di allerta dei tifosi è poco sotto la soglia di guardia. Tanto che in molti, dopo le illustri e dolorose cessioni dell'estate, sperano addirittura in un nuovo passaggio di mano, ovviamente a un soggetto che sappia garantire quelle ambizioni prima espresse e poi corrette dagli attuali vertici rossoblù. Uno scenario a oggi solo ipotetico ma non del tutto improbabile, visto anche l'ottimo lavoro che proprio la 777 ha compiuto in questo triennio per risollevare le sorti sportive e soprattutto finanziare del club più antico d'Italia, rendendolo molto più appetibile di quanto non fosse al tramonto dell'era Preziosi.
Per il momento, tuttavia, la possibilità che il Grifone possa nuovamente cambiare padrone non sembra un'opzione percorribile. A garantirlo, ancora una volta, è Blazquez il quale, pur ammettendo l'esistenza di sondaggi da parte di acquirenti non meglio specificati, nega la possibilità che un nuovo inquilino possa insediarsi nelle stanze dei bottoni di Villa Rostan: “Soggetti che si interessano ce ne sono - ha spiegato l'AD a Il Secolo XIX - ma ad oggi il Genoa non è in vendita. Non mi risulta che ci sia alcuna trattativa, ne sarei informato“.
Avanti con la 777 Partners, dunque. E con il progetto di autosostentamento del club. Sperando che prima o poi le ambizioni possano tornare a essere quello di un tempo poi non così lontano.
Commenti
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Quello era il settebello...al massimo lo puoi collegare alla Nazionale di pallanuoto