Genoa, la parabola di Ocampos: da nuovo fenomeno a desaparecido
E' stato il grande colpo di mercato dell'estate genoana. Uno dei volti nuovi più attesi dell'intera Serie A. Ma da oltre un mese, ormai, è diventato un desaparecido.
Dopo un inizio di stagione piuttosto timido, al quale era seguito un periodo più positivo, ora di Lucas Ocampos si sono totalmente o quasi perse le tracce.
Arrivato in pompa magna a fine giugno con l'etichetta di “prossimo fenomeno”, l'ex Marsiglia ha faticato un po' prima di inserirsi negli schemi tattici di Juric. Cinque gare in campionato più una in Coppa Italia, giusto per cominciare a prendere confidenza con il suo nuovo mondo. Ma proprio quando finalmente sembrava essersi ambientato, ci ha pensato la sfortuna a fermarlo. Un guaio al ginocchio, dopo un contrasto subito durante Genoa-Pescara, lo costringe ai box. Sembra roba di poco conto, smaltibile in un paio di settimane. Ed invece da quel 25 settembre è ormai passato più di un mese ed Ocampos il rettangolo verde non l'ha più visto.
“Il suo è un problema di testa” aveva dichiarato prima del derby mister Juric, motivando il perché in vista della stracittadina non poteva ancora fare affidamento sull'estro del suo numero 11. La stessa frase ribadita anche ieri a Bergamo: “Fisicamente è recuperato – ha ripetuto l'allenatore balcanico - però è troppo condizionato dalla paura di rifarsi male. Soprattutto nei contrasti. Così è chiaro che non può giocare”.
Se i medici il proprio dovere l'hanno fatto, ora spetta al tecnico croato travestirsi da analista provando a pungolarlo: “Adesso sta a lui metterci del suo per riconquistarmi”. Quella che potrebbe suonare come una bocciatura da parte dell'allenatore è in realtà una mossa ben studiata. La stessa adottata con successo da Juric in precedenza con un altro giovane talento, Nikola Ninkovic, stuzzicato a più riprese prima di dargli l'opportunità di far parlare il campo.
Anche perché Ocampos a questo Genoa farebbe comodo eccome: “Là davanti ci manca chi salta l'uomo” ha spiegato sempre ieri Juric, invocando pur senza nominarlo il ritorno del talento di Quilmes.
Nel frattempo i tifosi rossoblu e i calciofili di tutt'Italia attendono impazienti. Anche loro fremono dal desiderio di stropicciarsi gli occhi davanti alle giocate del funambolo argentino.