Genoa, l'omaggio da brividi di tifosi del Cosenza al Grifone
Ciò che è accaduto lunedì sera al Ferraris, al termine della sfida di Serie B tra Genoa e Cosenza, è un episodio che non può passare inosservato e che meriterebbe di essere raccontato sulle prime pagine di ogni quotidiano e notiziario nazionale, sportivo e non. Proprio come si fa, giustamente, quando le tifoserie si macchiano dei reati più infamanti. Con la differenza che a Marassi il fatto è stato di segno assolutamente opposto.
L'OVAZIONE DEI LUPI - Protagonisti della scena il migliaio di tifosi calabresi che, dopo essersi attraversati l'Italia in un giorno lavorativo e con la prospettiva di dover fare altrettanto ma a ritroso nelle ore successive per vedere la propria squadra, ultima in classifica, prendere quattro gol dal Genoa, anziché sfogare il proprio malcontento come altri avrebbero fatto hanno preferito rendere omaggio ai vincitori. Tra lo stupore generale degli stessi calciatori del Grifone, infatti, dopo il triplice fischio del signor Giua i sostenitori del Cosenza hanno chiamato Criscito e compagni sotto il settore da loro occupato per complimentarsi con l'avversario. Una serie di applausi e ovazioni che hanno lasciato i brividi in coloro che hanno assistito all'insolita scena, ovviamente sottolineata dalla convinta approvazione del resto dello stadio. Un episodio che in questi giorni è stato esponenzialmente riproposto sui social ma che le principali testate nazionali hanno viceversa del tutto ignorato.
I tifosi cosentini, peraltro gemellati da tempo con quelli liguri e accomunati ad essi dal ricordo del mitico Gigi Marulla, hanno dunque dato un assaggio, ahi noi sempre più raro, di come si possa godersi il calcio senza necessariamente eccedere in isterismi. E vista l'eccezionalità del gesto forse sarebbe corretto rendergli la giusta visibilità.