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    Genoa, incubo minuti finali: la zona Cesarini costa sei punti

    Genoa, incubo minuti finali: la zona Cesarini costa sei punti

    • Marco Tripodi
    Se non è una maledizione di certo è un incubo. Le fasi conclusive delle partite si stanno trasformando in una vera e propria ossessione per il Genoa. E quanto accaduto ieri pomeriggio a Udine, con i bianconeri in grado di trovare il pareggio al 91' grazie a un fortunoso autogol di Matturro, non è che la ripetizione di una scena già vista più volte in questo avvio di campionato.

    Sono infatti ben quattro le partite nelle quali il Grifone ha lasciato per strada punti preziosi subendo gol negli ultimi dieci minuti di gara o in quelli di recupero. Una predisposizione che sta costando moltissimo ai liguri. I gol incassati dopo l'80' sono costati fin qui ben sei punti alla truppa di Alberto Gilardino. Appena due in meno del totale realmente messo in classifica.

    La serie nera era cominciata alla terza giornata in casa del Torino con la rete del 1-0 per i granata siglata da Nemanja Radonjic al quarto minuto di recupero. Un gol che significò sconfitta ma che portò via un solo punto ai rossoblù. A cui a conti fatti andò peggio nel turno successivo con il Napoli. Il 2-2 partenopeo di Politano all'82' costò di fatto la vittoria al Grifone, sottraendogli il doppio di punti rispetto alla gara precedente. La consuetudine a gettar via risultati positivi divenne tale a Lecce, con il gol vittoria del salentino Oudin arrivato a sette minuti dal novantesimo, per poi confermarsi ieri alla Dacia Arena.

    Una tendenza con troppi precedenti per essere considerata una semplice coincidenza e per non essere presa in considerazione da mister Gilardino in vista del futuro.

     

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