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Genoa, in migliaia alla festa dell'orgoglio rossoblù
L'hanno fatto prima riempiendo di colore e di calore gli spalti del Ferraris, nel corso della gara con il Bologna. Neppure l'ennesima sconfitta stagionale è riuscita a soffocare la voce di un popolo che ha continuato a cantare ed incitare i propri ragazzi ben oltre i 90 minuti di gioco. Uno scenario da brividi che si è meritati a fine gara perfino i complimenti pubblici del mister avversario Sinisa Mihajlovic, uno che ha nel suo curriculum importanti tracce di blucerchiato.
Ma la giornata non è finita al triplice fischio del signor Miele. Anzi, la vera festa è cominciata subito dopo, con i tifosi che attraverso un lungo e rumoroso corteo si sono trasferiti in massa in piazzale Kennedy, nei pressi del lungomare genovese. Una festa andata avanti fino a notte inoltrata alla quale hanno preso parte anche mister Blessin, il general manager Johannes Spors e il presidente Alberto Zangrillo.
Una giornata all'apparenza amara, perché certifica il ritorno in cadetteria del club più antico d'Italia. Punto di arrivo di una stagione e forse di un'epoca. Ma anche punto di ripartenza per chi ha il cuore foderato di rosso e di blu e che malgrado le delusioni sente ancor più forte il legame con il Grifone.