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Genoa, il Grifone non muore mai: il gol arriva sempre in coda LA GALLERY
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Se c'è una tendenza positiva che sta contraddistinguendo la squadra rossoblù in questo affannoso avvio di stagione è senza dubbio quella di provare a giocarsela fino all'ultimo secondo. E a volte di venirne ampiamente premiato. D'altronde nei primi dodici turni di campionato il Grifone è riuscito a graffiare l'avversario in prossimità del traguardo in ben sei occasioni, ricavando a conti fatti altrettanti punti.
L'ultima volta è accaduto ieri sera, con la zampata di Alessandro Vogliacco che al 92° ha permesso alla truppa di Alberto Gilardino di strappare un pari insperato (e francamente anche immeritato per quanto visto in campo) al Como di Cesc Fabregas. Ma come detto l'episodio non è isolato. Anzi sembra confermare una tendenza che pare quasi regola in casa rossoblù fin dalla prima giornata del torneo.
A inaugurarla era stato Junior Messias a metà agosto, garantendo al Genoa un prezioso 2-2 in rimonta contro l'Inter al quinto minuto di recupero. Successivamente sono arrivate la zuccata di Koni De Winter nell'1-1 contro la Roma a metà settembre, sempre in pieno extra-time; l'inutile ma per lui indimenticabile primo gol tra i professionisti di Jeff Ekhator nella disfatta di Bergamo; la splendida torsione aerea di Andrea Pinamonti nel secondo dei due gol rifilati al Bologna in un altro 2-2 in rimonta. Una prodezza che il centravanti trentino ha replicato lo scorso lunedì a Parma, griffando con un tap-in vincente il secondo successo stagionale del Grifone.
In totale fanno sei gol arrivati dall'80° in poi, sui nove complessivi realizzati dai rossoblù. Una tendenza che curiosamente sembra andare in direzione opposta a quanto avveniva nella passata stagione, quando i gol nel finale il Genoa era solito subirli, specialmente nella prima parte del campionato.