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Genoa, Gilardino contro la società: "Io e la squadra siamo rimasti soli"
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"Mi sento solo? Questa è la realtà, le sensazioni che un allenatore sente in settimana sono queste. Non voglio entrare nei particolari, penso a lavorare sul campo con la squadra isolandoli da altre situazioni. Non è stato semplice, sono arrivate tante sconfitte anche immeritate come contro la Fiorentina. Ma fare una prestazione del genere a Parma vuol dire che la squadra sta dando tutto, ha voglia e determinazione, abbiamo mosso palla e creato occasioni". Ecco le altre dichiarazioni:
LA PARTITA - "Siamo stati squadra. Questo racchiude tante sfumature positive. Ho avuto risposte in queste settimane dal gruppo, anche delle difficoltà e stasera abbiamo raccolto. Grande interpretazione della gara, anche dei giovanissimi in campo. Non è scontato, in una situazione di emergenza, ho cercato di isolare la squadra da queste situazioni e continuerò a farlo. Quest'anno siamo chiamati all'impresa per come è stato l'inizio e per come si sta evolvendo tutto ciò che succede al di fuori del campo. Bisogna dare atto ai ragazzi, sono solo con loro ma non mi interessa, andiamo a combattere fino alla fine, li difenderò alla morte".
BALOTELLI - "Faccio il plauso a tutta la squadra, chi ha giocato e chi è subentrato, che è entrato con la giusta mentalità. Son felice per Mario, ha grande motivazione, dovrà allenarsi con continuità e accumulare minutaggio, sono convinto che nelle condizioni migliori ci può dare tanto. Dipenderà da lui".
I SINGOLI - "Sia Frendrup che Thorsby, sono i nostri motorino, hanno corso tanto, abbiamo recuperato tanti palloni. Arrivavano i lanci di Suzuki ma siamo scappati bene e abbiamo anche preso la seconda palla".
IL PASSATO - "Alla Cossatese giocavo, fare l'allenatore è più difficile. Poi ricordo con affetto la prima esperienza da allenatore al Rezzato. Ho avuto tanti allenatori bravi che mi hanno dato spunti, mi hanno insegnato molto sotto il profilo mentale e motivazionale oltre che sul campo. Ho avuto maestri come Lippi, Ancelotti, Pioli, Mihajlovic, il primo Prandelli. Ne dimentico qualcuno ma tutti mi hanno lasciato tantissimo".
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Il vero leader è Gilardino!