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    Genoa, è il giorno del closing. Dopo 18 anni Preziosi esce ufficialmente di scena

    Genoa, è il giorno del closing. Dopo 18 anni Preziosi esce ufficialmente di scena

    • Marco Tripodi
    14 luglio 2003-15 novembre 2021: si concluderà oggi, dopo 18 anni e quattro mesi, l’esperienza di Enrico Preziosi alla guida del Genoa.
     
    Il presidente più longevo nella storia del club più antico d’Italia è ormai prossimo a cedere definitivamente lo scettro del comando nelle mani della 777 Partners, il fondo americano che già dallo scorso 23 settembre è diventato di fatto il nuovo proprietario del Grifone. Ma se quella di due mesi fa era soltanto la prima fase del passaggio di consegne, da oggi la bandiera a stelle e strisce sventolerà ufficialmente sul pennone più alto di Villa Rostan. Dopo aver versato una prima trance da circa 20 milioni di euro ad inizio autunno, in data odierna gli statunitensi procederanno al cosiddetto closing, saldando anche la seconda e ultima rata della cifra di cessione e acquisendo ufficialmente la quasi totalità delle quote societarie del club. Soltanto una piccola parte di queste, lo 0,05%, resterà sotto il controllo della Fondazione Genoa, l’ente che da quindici anni preserva e promuove la storia e le tradizioni della squadra pioniera del calcio in Italia.
     
    Il closing sarà un passaggio necessario a livello burocratico ma in realtà poco più che formale. Nell’ultimo bimestre la 777 si è comportata come se fosse già a tutti gli effetti la piena proprietaria del Genoa. Lo ha fatto nelle numerose interviste concesse dai suoi quattro rappresentanti, lo ha fatto in occasioni diplomatiche, come l’incontro con il sindaco di Genova Marco Bucci, con il quale si è discusso tra le altre cose del restyling del Ferraris, e lo ha fatto anche in circostanze prettamente sportive, presenziando ad esempio la prima conferenza stampa del neo-tecnico Andriy Shevchenko. Proprio l’insediamento dell’allenatore ucraino ha rappresentato il primo vero atto concreto di quella che a partire da oggi sarà, anche formalmente, la nuova proprietà del club più antico d’Italia. La scelta di puntare sull’ex centravanti di Milan e Chelsea rappresenta infatti una sorta di biglietto da visita che i nuovi proprietari di casa hanno voluto fare ai propri tifosi.
     
    Per quel che riguarda Preziosi la sua sarà un’uscita di scena graduale. Pur non avendo più alcun ruolo operativo, l’imprenditore irpino resterà all’interno del management rossoblù assumendo per almeno un paio d’anni il compito di rappresentare il club nelle sedi federali. Restando invece ancora da definire altre importanti cariche. In primis quella del nuovo presidente, che secondo le indicazioni più attendibili dovrebbe essere il professor Alberto Zangrillo. In secondis quella del direttore sportivo, carica per la quale si sono fatti nomi illustri, tra cui quello dell’ex ds di Real Madrid e Monaco Luis Campos.
     
    Ciò che è certo è che oggi si chiuderà una pagina storica del nostro calcio, con uno degli ultimi uomini soli al comando che darà il suo addio a quello che per oltre 18 anni, tra esaltazioni e contestazioni, è stato il suo mondo.
     

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