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    Genoa, Malinovskyi ko: la soluzione di Gilardino

    Genoa, Malinovskyi ko: la soluzione di Gilardino

    • Marco Tripodi
    Peggio di così il sabato in Laguna del Genoa non poteva andare. Ospite del Venezia ultimo in classifica la squadra di Alberto Gilardino ha incassato un 2-0 senza appello che apre il fianco a diversi interrogativi in casa rossoblù. Oltretutto nella settimana che conduce a un derby allo stesso tempo scomodo e attesissimo. Eppure più che la seconda sconfitta stagionale, curiosamente arrivata nuovamente contro una formazione veneta come già era avvenuto prima della sosta contro il Verona e con il medesimo punteggio, la notizia peggiore che il tecnico di Biella si è portato a Pegli è un'altra.

    LUNGO STOP - Il pauroso infortunio occorso a Ruslan Malinovskyi, operato ieri d'urgenza al perone, priverà Gilardino di uno dei suoi uomini chiave per gran parte della stagione. Difficile stabilire con una certa precisione i tempi di un recupero che quasi certamente travalicherà i confini del 2024. Scontato vaticinare le difficoltà che l'allenatore rossoblù incontrerà per surrogarne l'assenza. Una tegola enorme che si abbatte sulla testa di un Grifone ancora alla disperata ricerca di certezze e che ora si vede costretto a rinunciare a una delle pedine di maggior tecnica ed esperienza.

    RIMEDI - Un grosso guaio che potrebbe essere risolto in solo due modi: ricorrendo al mercato degli svincolati, oppure attingendo alla rosa già a disposizione. Per tutta una serie di concause, la prima via sembra per il momento esclusa. La società rossoblù non pare intenzionata a intervenire con ulteriori investimenti e lo stesso tecnico potrebbe non essere del tutto d'accordo nell'accettare un giocatore nuovo, fermo da mesi, da inserire in corsa nei delicati meccanismi di campo e spogliatoio. Chiunque esso sia. Non resta, dunque, almeno nell'immediato che arrangiarsi con ciò che si ha già in casa. E a ben vedere e non poi così poco. Anche perché in questo avvio di stagione Gilardino non ha mai considerato l'ucraino un titolare inamovibile. Anzi.
    Nelle sei gare disputate fin qui tra campionato e Coppa Italia, Malinovskyi è sceso in campo dal primo minuto solamente contro Inter e Venezia. In entrambi i casi venendo poi sostituito nella ripresa. Nelle altre quattro gare il numero 17 rossoblù è sempre subentrato a partita in corso. Un andamento peraltro già emerso anche nella passata stagione. Segno che un Genoa senza Malinovskyi non solo può esserci ma nella testa di Gilardino di fatto esiste già.

    SOLUZIONE INTERNA - Nel 3-5-2 disegnato dall'ex Violinista, il ruolo di mezzala di fantasia e dall'inserimento facile lasciato libero dall'ucraino può essere tranquillamente coperto da Junior Messias, che pur avendo caratteristiche differenti si è già espresso a buoni livelli in quella posizione. Il vero dubbio riguardo all'ex milanista è rappresentato da un'autonomia fisica decisamente limitata che gli impedisce di mettersi regolarmente a pieno servizio della squadra. Il sostituito ideale di Malinovskyi, tuttavia, appare un altro inquilino di Villa Rostan: Fabio Miretti. Il centrocampista piemontese è stato uno dei grandi colpi estivi in entrata del Genoa ma finora, complice un infortunio rimediato quando era ancora in ritiro con la Juventus, la maglia rossoblù non ha avuto modo di indossarla. Il suo esilio dal campo, come annunciato venerdì in conferenza dallo stesso Gilardino, è tuttavia finito. Miretti dovrebbe finalmente essere a disposizione già per il derby di dopodomani. Così come abile e arruolabile tornerà ad essere pure Messias.

    Certo, l'assenza di Malinovskyi priverà il Gila di una variabile importante, soprattutto per fare ciò che gli riesce meglio: cambiare pelle al Grifone a gara in corso. Ma la soluzione, più che sulla bancarella dei parametri zero, per il tecnico biellese sembra essere già in casa.

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