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    Inter, Genoa su Coutinho: tentar non nuoce

    Inter, Genoa su Coutinho: tentar non nuoce

    • Matteo Oneto

    La caccia all'esterno riparte oggi con un nome nuovo. Il Genoa cerca il 'colpo' Coutinho, idea di ritorno, che oggi appare difficile. Ma si sa: nell'ultima settimana di mercato tutto può succedere. Il giovanissimo brasiliano sembrava essere in rampa di lancio: ritiro straordinario, prime uscite da protagonista e conseguente risalita nelle graduatorie di Stramaccioni. Tutto perfetto quindi per il ragazzo classe 1992, che dopo i sei mesi di prestito all'Espanyol sembrava davvero essere pronto per spiccare il volo ed evolvere, come pronosticato da tutti,  da giovane promessa a campione vero. Tutto perfetto fino a pochi giorni fa, quando a Galliani e Moratti è venuta l'idea di scambiarsi Pazzini e Cassano. L'unico sconfitto di questa sinergia di mercato è proprio Coutinho, che dopo tanta fatica si trova a ripartire da capo con un Cassano in più con cui lottare ogni settimana per una maglia da titolare. Timido e concentrato, il brasiliano non ha proferito parola ma di certo la questione non può essergli andata troppo a genio. Nessun mal di pancia, per carità, ma se qualcuno dovesse presentarsi dandogli l'oportunità di giocare da titolare cosa succederebbe?

    Ed è da qui che probabilmente è partita l'idea di Enrico Preziosi, da mesi a caccia di un esterno offensivo. Il Genoa ci prova ben sapendo che Stramaccioni è contrario all'ipotesi di privarsi del talentino brasiliano. La prima idea, scambio Coutinho-Gilardino, è stata abortita ancora sul nascere proprio per la bocciatura di Gila da parte di Stramaccioni. L'offensiva rossoblù però non si ferma, e riprenderà già nelle prossime ore. L'unica possibilità sembra essere quella di spingere sulla volontà dell'ala di giocare. Una maglia 'fissa' in serie A soli 20 anni farebbe gola a chiunque, soprattutto a chi a due passi dal traguardo si è visto arrivare davanti un tipo tosto come Antonio Cassano. Tentare non nuoce, dunque, e se nulla dovesse succedere c'è sempre la carta di riserva: Juan Manuel Vargas.

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