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  • Genoa, chi è Patrizio Masini: l'ultimo talento fatto esordire da Gilardino

    Genoa, chi è Patrizio Masini: l'ultimo talento fatto esordire da Gilardino

    • GS
    E’ il minuto 65. Il Genoa si ritrova sotto di due reti contro il Bologna, un risultato che condannerebbe, con ogni probabilità, a un cambio di direzione per la guida tecnica. Con una sconfitta, la possibilità che le strade di Alberto Gilardino e la formazione ligure si separino sono sempre più insistenti. L’ex centravanti di Parma e Milan, tra le altre, si gira verso la panchina e si affida all’istinto: fuori un pilastro come Morten Thorsby, dentro un ragazzo con il Genoa nel sangue come Patrizio Masini, lì a far da raccordo fra la mediana e la porzione offensiva del campo.

    Il Marassi è una bolgia, i rossoblù trovano un insperato pareggio grazie alla doppietta di Andrea Pinamonti. Il clima si infuoca, ma, al contempo, si calma. La tempesta è passata, Gilardino è ancora salvo e Masini si gode un debutto che sognava sin da quando era ragazzino.

    Patrizio Masini nasce il 27 gennaio 2001, è ligure DOC e ha una caratteristica tipica di chiunque viva l’ambiente genovese e genoano: avere il Grifone tatuato sulla pelle. E’ un centrocampista centrale di qualità, di possesso, anche molto duttile su tutta la mediana, avendo ricoperto in carriera ogni ruolo centrale della zona nevralgica del campo (dal mediano al trequartista), più qualche sporadica apparizione professionale da mezzala destra. Masini si fa tutta la trafila delle giovanili del Genoa, passando dall’Under 17 e arrivando anche alla formazione Under 19 e alla Primavera, prima di girovagare in prestito.

    La prima squadra a credere nel suo talento è la Sambenedettese, in Serie C, la prima vera esperienza da professionista. Bastarono 14 presenze al centrocampista per convincere il Lecco a tesserarlo nel mese di gennaio. Il copione rimase lo stesso: presenze e qualità, in campionato e nei playoff, segnando anche il primo gol. Poi la seconda stagione, dove il ragazzo prese definitivamente in mano il timone del centrocampo collezionando 37 presenze e 4 reti.

    Poi arriva il salto di qualità, arriva il Novara. É una stagione da 3 gol e 2 passaggi vincenti, sempre lì, sempre in mezzo al campo a dispensare palloni. Tanto serve all’Ascoli, lo scorso anno, a dargli finalmente la possibilità di giocare in Serie B. Un’annata intensa, ma che ha permesso a Masini di fortificare la sua volontà di prendersi prima o poi quella Prima Squadra del Genoa che aveva solo sfiorato per qualche allenamento. E l’occasione arriva, oggi, a Marassi, contro il Bologna. La prima mezzora di Serie A, la prima mezzora con la maglia tanto amata e desiderata. Obiettivo raggiunto, avanti il prossimo. In una formazione che ha bisogno di talento e disponibilità, dati i numerosi infortuni in questo avvio di campionato. Masini è pronto, è lì, a scrivere il proprio destino con la divisa del Grifone.

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    gello
    gello

    lo preferisco 100 volte a miretti

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