Genoa-Inter, anticipo in programma alle 12,30, sarà il match che aprirà l’11esimo turno di campionato: si affrontano due squadre che negli ultimi anni hanno dato vita a partite affascinanti, piene di gol ed entusiasmanti per il pubblico. Ma, questa volta, potrebbe essere un match diverso, dato che l’Inter sembra illuminarsi solo nelle sfide di Champions. Stefano Capozucca, direttore sportivo dei rossoblù, illustra – in esclusiva per FcInterNews.it – i contenuti tecnico/tattici della sfida.

Direttore, il pronostico è dalla vostra parte: i nerazzurri di Ranieri in campionato non ingranano proprio.

“Non sono d’accordo: l’Inter – dal mio punto di vista – non è in un periodo negativo. Anzi, credo se lo sia lasciato alle spalle e lo abbiamo visto tutti nella partita di mercoledì contro i francesi del Lille: vedo in netta ripresa le quotazioni di Cambiasso e soci”.

Ma in campionato è tutta un’altra storia: questo è un dato di fatto.

“C’è da dire, però, che la partita contro la Juventus poteva andare meglio, soprattutto se ci riferiamo agli episodi e poteva avere anche un epilogo differente”.

I punti, comunque, sono otto. 

“La classifica non rende merito ai nerazzurri e credo che nel giro di poco tempo scaleranno tanti posti”.

Parliamo della sua squadra e dell’atteggiamento che dovrà avere domenica in campo.

“Per avere la meglio sull’Inter dovremo essere super motivati: lo siamo sempre contro tutti gli avversari, ma è normale che quando affronti l’Inter scatta quella molla in più che ti spinge a cercare di fare ancora di più bella figura”.

Dove si può vincere questa partita: è più importante difendersi o attaccare? 

“Non credo che sarà esclusivamente una questione di tattica o altro: dovremo essere concentrati e determinati. Sarà l’atteggiamento con il quale scenderemo in campo ad essere fondamentale, in tutto e per tutto. Se scendi in campo con la giusta cattiveria, porti a casa il risultato”.

Teme tutta l’Inter o qualcuno in particolare? 

“Ci dovremo guardare da tutti gli undici che scenderanno in campo, ma se proprio sono costretto a fare dei nomi dico Diego Milito e Wesley Sneijder”.