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Genoa, 26 anni l'omicidio di 'Spagna'. Il papà: 'La vita non si baratta'
Sono passati 26 anni dal barbaro omicidio di Vincenzo Spagnolo, giovane tifoso del Genoa accoltellato a morte da Simone Barbaglia a pochi passi dallo stadio Luigi Ferraris prima del fischio d'inizio della sfida con il Milan. Da allora i suoi vecchi compagni di Gradinata e lo stesso club rossoblù non hanno mai perso occasione per ricordarlo. E non hanno voluto perdere l'occasione neppure oggi, malgrado le restrizioni imposte dal Covid.
Tra mille mascherine che solo in parte riuscivano a nascondere la commozione dei presenti la più emozionata non poteva che essere quella di papà Cosimo: “Grazie per essere venuti anche in questo anniversario - ha dichiarato il signor Spagnolo - ragazzi, ricordate che la vita non si baratta…”.
Poche parole. Chiare. Incisive. A cui fa presto eco il coro dei ragazzi assiepati a poco distanza dal ceppo che ricorda l'ennesima vittima assurda di una guerra senza senso. Dei cui caduti, per fortuna, non si è ancora spenta la memoria.