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Gazzetta dello Sport - Il Milan ripensa a Brahim Diaz per gennaio
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Un'idea, una romantica suggestione. Che in vista di gennaio può diventare qualcosa di più concreto, coi giusti incastri. Secondo La Gazzetta dello Sport, il rapporto di affetto tra Brahim Diaz e il Milan non si è mai interrotto in questo anno e mezzo di lontananza dal Milano e dal rossonero per l'attaccante di Real Madrid e Marocco: se con la maglia della sua “nuova” nazionale, è reduce da un'importante doppietta contro il Gabon, con la camiseta blanca il classe '99 sta faticando a ritagliarsi uno spazio significativo. Complice l'infortunio che lo ha bloccato da metà settembre a metà ottobre, le apparizioni con la squadra di Ancelotti sono limitate a 7 (di cui appena 2 da titolare) in campionato e 45' in Champions League. Con un magro bottino di una rete e di un assist.
L'arrivo di Kylian Mbappé a Madrid non ha costretto solamente Bellingham a cambiare posizione in campo – risentendone in maniera evidente a livello di rendimento – o Rodrygo a guardare spesso dalla panchina. Brahim Diaz, che già nella passata stagione si era ritagliato un ruolo di riserva di lusso, con 12 reti e 9 passaggi decisivi in 44 presenze complessive, da agosto ad oggi ha faticato ad avere continuità e, per La Gazzetta dello Sport, il desiderio di godere altrove di una considerazione diversa non è da escludere. I legami col Milan e con alcuni componenti del suo spogliatoio non si sono mai allentati, nemmeno a distanza, come ha confermato il recente incrocio in Champions e l'amicizia fraterna con Theo Hernandez.
Nascono da qui i rumors su un possibile riavvicinamento tra le parti per la riapertura del mercato a gennaio, quando la priorità dei rossoneri sarà di infoltire un centrocampo attualmente privo di alternative agli intoccabili Fofana e Reijnders, ma comunque attento a valutare e cogliere opportunità in altri ruoli. E Brahim Diaz rientra in questo novero, per la sua conoscenza dell'ambiente milanista, per la sua capacità di essere calciatore sia tecnico che tatticamente prezioso, da impiegare sia come trequartista che come esterno destro d'attacco. Brahim Diaz ha già indossato la maglia del Milan da agosto 2021 a maggio 2023, con la formula del prestito biennale, ed è legato al Real Madrid fino a giugno 2027. Lì davanti, alla Casa Blanca, c'è grande traffico: oltre a lui e Rodrygo, non hanno trovato sin qui troppo spazio nemmeno due giovani talenti come Arda Guler ed Endrick, lecito dunque che ci si possa guardare attorno per tornare a giocare con regolarità. Idee e suggestioni per ora, ma gennaio non è così lontano e il momento per avviare i primi contatti concreti è questo.
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L'arrivo di Kylian Mbappé a Madrid non ha costretto solamente Bellingham a cambiare posizione in campo – risentendone in maniera evidente a livello di rendimento – o Rodrygo a guardare spesso dalla panchina. Brahim Diaz, che già nella passata stagione si era ritagliato un ruolo di riserva di lusso, con 12 reti e 9 passaggi decisivi in 44 presenze complessive, da agosto ad oggi ha faticato ad avere continuità e, per La Gazzetta dello Sport, il desiderio di godere altrove di una considerazione diversa non è da escludere. I legami col Milan e con alcuni componenti del suo spogliatoio non si sono mai allentati, nemmeno a distanza, come ha confermato il recente incrocio in Champions e l'amicizia fraterna con Theo Hernandez.
Nascono da qui i rumors su un possibile riavvicinamento tra le parti per la riapertura del mercato a gennaio, quando la priorità dei rossoneri sarà di infoltire un centrocampo attualmente privo di alternative agli intoccabili Fofana e Reijnders, ma comunque attento a valutare e cogliere opportunità in altri ruoli. E Brahim Diaz rientra in questo novero, per la sua conoscenza dell'ambiente milanista, per la sua capacità di essere calciatore sia tecnico che tatticamente prezioso, da impiegare sia come trequartista che come esterno destro d'attacco. Brahim Diaz ha già indossato la maglia del Milan da agosto 2021 a maggio 2023, con la formula del prestito biennale, ed è legato al Real Madrid fino a giugno 2027. Lì davanti, alla Casa Blanca, c'è grande traffico: oltre a lui e Rodrygo, non hanno trovato sin qui troppo spazio nemmeno due giovani talenti come Arda Guler ed Endrick, lecito dunque che ci si possa guardare attorno per tornare a giocare con regolarità. Idee e suggestioni per ora, ma gennaio non è così lontano e il momento per avviare i primi contatti concreti è questo.
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