Gattuso, Seedorf e Zambrotta: funziona la cura Allegri
l Milan cresce è il suo nuovo condottiero Massimiliano Allegri comicia a riconoscersi nella sua nuova squadra. Le prestazioni con Ajax e Parma hanno fatto vedere finalmente una squadra diversa, per ritmo e stile di gioco, da quelle guidate dai predecessori del tecnico toscano, questo nonostante molti dei volti in campo siano ancora i medesimi dell'epoca Ancelotti (a Parma ha giocato il centrocampo della finale di Manchester del 2003). Tra i grandi meriti del nuovo tecnico rossonero c'è proprio quello di aver rigenerato tanti giocatori che, soprattutto nella passata stagione, sembravano non avere niente da offrire alla causa milanista. Invece abbiamo assistito alla rinascita di Rino Gattuso, tornato quasi ai livelli preinfortunio, diventato nuovamente imprescindibile negli equilibri tattici della squadra. Gianluca Zambrotta dopo un avvio fatto più di panchine che di partite giocate (anche a causa di un ritardo di preparazione dovuto ad un infortunio) ha riconquistato il ruolo di terzino destro titolare vedendosi riaprire le porte della nazionale da Cesare Prandelli. Per ultimo Clarece Seedorf, che con Leonardo aveva si giocato spesso, essendo uno dei fulcri del famoso 4-2-fantasia, ma che, con l'avvento di Allegri, ha riscoperto una duttilità tattica che gli ha consentito di tornare a ricoprire il suo antico ruolo, quello di interno sinistro di centrocampo.