Gattuso: 'Milan mi manchi, ma non farò l'allenatore. Balotelli è ok'
Nel giorno del suo compleanno, Rino Gattuso è intervenuto a Radio Sportiva:
“Mi manca il mio mondo, Milanello e la maglia rossonera. Ero un capo ultrà che ha vestito quella maglia, e che si è tolto grandissime soddisfazioni; . La mia scelta è stata chiara: nel momento in cui non avevo più nulla da dare, ho deciso di farmi da parte. In panchina non tornerei, perchè per allenare il Milan ci vuole grande esperienza. Quando finirò di giocare proverò a fare l'allenatore ma non è una strada facile. Il Milan è comunque casa mia e lo sarà sempre. Anche l'impegno politico non lo prendo in considerazione perchè non è il mio mondo, non mi sento all'altezza di questo”.
Sul campionato: “La Juventus è una squadra molto competitiva. Ha un suo stadio cosa che è molto importante, è la squadra da battere”.
Sul razzismo: “Tante volte mi hanno fatto il verso 'della scimmia'. Non mi sembra che l'Italia sia un paese razzista, non abbiamo questo problema. A Busto Arsizio erano 15-20 ragazzini, zittiti dal resto dello stadio. Io vivo in quelle zone, e poche volte ho sentito parlare di atti di razzismo”.
Su Guardiola al Milan: “L'eventuale arrivo di Pep sarebbe solo un bene per il calcio italiano, ma è un'ipotesi molto difficile da realizzare”.
Sulla cessione di Pato: “Il primo passo lo ha fatto il calciatore, che voleva cambiare aria a quanto ne so. L'anomalia è che lui non riusciva a stare bene con continuità. Se sta bene ce ne sono pochi in giro come lui".
Su Balotelli: “Mi piace moltissimo a livello calcistico. Se ci sono i presupposti un suo passaggio al Milan si può fare, sarebbe un'operazione ideale. Non può che fargli bene”.
Sulla sua carriera: “L'emozione di alzare la Coppa del Mondo al cielo è stata l'emozione più forte della mia vita. Un brivido vero”.