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    Gattuso: 'Spero di allenare ancora il Milan, servono giocatori di esperienza. La società non mi ha chiesto la Champions'

    Gattuso: 'Spero di allenare ancora il Milan, servono giocatori di esperienza. La società non mi ha chiesto la Champions'

    • Daniele Longo, da Milanello
    Ultima conferenza stagionale per Rino Gattuso. Il tecnico rossonero presenta la sfida di domani contro la Spal, decisiva per l'eventuale qualificazione in Champions League.

    SULLA SFIDA CONTRO LA SPAL E I LORO PUNTI DI FORZA: 'Io conosco molto bene la Spal, hanno cominciato con me in C. Lazzari è da un po' di anni che lo conosco, così come Semplici che ogni anno migliora. E' sempre stato lì, una crescita continua. Giocano molto bene, hanno gli esterni che vanno a 2000 allora. Ci giochiamo tanto, ci sarà da battagliare e fare fatica. Noi dobbiamo pensare a fare il nostro dovere, poi si vedrà'.

    DALL'ABBRACCIO CON HIGUAIN A QUELLO CON LA SQUADRA: 'Ci sarà domani, è un gruppo che mi ha dato tanto. Meritano tanto rispetto da parte mia'.

    SULLA SETTIMANA: 'Andavo a spiare, sono cose che mi danno fastidio e non ho visto tanti momenti di valige, tanti armadietti svuotati. L'abbiamo preparata bene, anche da parte dei dirigenti. Gli stessi sorrisi, non è cambiato nulla'.


    SUL PERCHE' NON SAREBBE UN FALLIMENTO CON IL 5 POSTO: 'Abbiamo fatto più punti degli altri anni, ne abbiamo passate tante. Sulla carta c'erano squadre che avevano qualcosa più di noi, levando l'Atalanta che sta facendo un miracolo sportivo. Io penso che il lavoro che ha fatto questa squadra non è da buttare via. La società non mi ha mai chiesto di andare in Champions League, ma di provarci. Siamo arrivati all'ultima giornata e ci stiamo provando'.

    SUL VOTO IN CASO DI CHAMPIONS LEAGUE: 'Niente, potrei fare di tutto o nulla. Non lo so, non ho la testa per pensarci, sono dieci anni che non mi taglio la barba...'.

    SUI RIMPIANTI: 'Riferei tutto, nel bene e nel male. Non sono un calcolatore, non programmo quello che dico e preferisco che esca la mia spontaneità che altro. Se devo analizzare a livello tecnico tattico qualche errore mio c'è stato, migliorerei questo'.

    ULTIMO ALLENAMENTO A SAN SIRO: 'Allenare il Milan è un sogno, è stato difficile e spero possa continuare. È stato un onore e spero di poterlo fare il più a lungo possibile'.

    SE PENSA DI MERITARE LA CONFERMA: 'Mi fate ridere. Dobbiamo pensare fino alle 22.30 di domani, settimana prossima si tireranno le somme e ognuno si prenderà le sue responsabilità'.

    SULLA MENTALITA' DELLA SQUADRA RISPETTO ALL'ULTIMA GIORNATA: 'Dobbiamo pensare a fare il nostro, l'errore che potremmo fare è quello di entrare in campo e pensare agli altri. Il decimo posto vale tanti soldi, dobbiamo pensare a fare la nostra partita che sarà molto difficile'.

    SU COME SARA' L'ESTATE DEL. MILAN: 'I tifosi devono avere fiducia ed essere tranquilli, conosco tutti quelli che lavorano qui. Abbiamo una società seria e importante'.

    SUL CONFRONTO CON L'INTER: 'Non cerco chi parla bene e chi parla male. Non mi interessa, devo concentrarmi solo sul lavoro. E' difficile, ma non ascolto le voci. Ad inizio stagione c'era chi parlava di scudetto. Ero il primo a voler alzare l'asticella, non potevo dire ad una squadra giovane che eravamo da 5°-6° posto. Io non voglio nessun merito, il merito è di questi ragazzi. Nei momenti di difficoltà siamo sempre usciti fuori, spiace non aver mai tirato fuori il meglio'.

    SU COME MIGLIORARE QUESTA SQUADRA: 'Non c'è molto da fare, bisogna analizzare e capire che calcio si vuole fare. Servono giocatori funzionali. Per il tipo di squadra che è, servono gocatori d'esperienza, che si assumino la responsabilità'.

    SU QUALE GIOCATORE L'HA SORPRESO: 'Non voglio parlare die singoli giocatori, tanti sono migliorati. Vedere Abate per come ha giocato da centrale è stata una sorpresa, si è impegnato in campo e in sala video. Ci è mancato tanto Hakan per la sua qualità, ha fatto solo due gol in campionato perché a livello di balistica ne ha almeno 7/8'.

    SUL PUBBLICO: 'Quando giochiamo con 60.000 persone allo stadio, dobbiamo essere gasati. Contro il Frosinone ci siamo ripresi dopo il rigore, non possiamo permetterci un altro primo tempo così'.

    SULLE CONDIZIONI DI ABATE: 'Sul suo futuro è una scelta societaria, rispetto la decisione del club che vuole andare su una linea ben precisa. Per lui e Zapata posso solo spendere parole positive, le scelte le fa il club. Posso dire solo questo'.

    SU COSA L'HA SORPRESO IN GENERALE: 'Nulla, sono invecchiato molto di più. Non mi sembra che sia passato un anno, mi sembrano dieci se riprenso alla tournèe in America. A livello professionale, bucavo i muri quando mi arrabbiavo. Qui, in questi 18 mesi, a livello caratteriale mi sento migliorato tantissimo. Sono stati bravi loro'.

    LA CHIUSURA: 'Vi ringrazio. Chiedo scusa se ogni tanto mi parte l'embolo, ma vi ringrazio per la professionalità. Avete scritto qualche stro****a (ride, ndr), ma fa parte del lavoro. Sono stati mesi importanti e difficili. Allenare è un sogno, farò di tutto per restare qui il più possibile'.




     

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