Gattuso: 'Juve o Inter, oggi direi di sì'
Rino Gattuso era uno dei testimonial della tappa italiana del FIFA World Cup Trophy Tour il giro del pianeta della vera Coppa del Mondo. Alla Gazzetta dello Sport Gattuso ha concesso un'intervista esclusvia sulla situazione del calcio italiano e sul suo futuro prossimo professionale rivelando un clamoroso retroscena: "L’offerta dalla Malesia è arrivata, ma ho scelto di stare qui in Italia e trovare una panchina per giugno. Accetterei una proposta dai Rangers, ma non solo. Anche da Inter e Juventus? Ora non mi vorrebbero ma... perché no? Rifiutare non sarebbe professionale, anche se sono sempre stato e sempre sarò milanista. Da giocatore avrei detto no sia all’Inter sia alla Juve, ma questo è un altro lavoro. Fare l'allenatore è complicato, io ho iniziato a prendere appunti a 25-26 anni, ma il gioco è cambiato tantissimo".
Cos'è cambiato nel calcio? "Nel 2006 abbiamo vinto il Mondiale con un calcio antico, molta difesa e ripartenze, però avevamo un grande leader: Lippi. Oggi io probabilmente non troverei posto in Nazionale, perché non si può più giocare con un atteggiamento difensivo. Guardate il City, a tratti contro il Barcellona non ha preso palla. Ora spesso si vince dominando un due contro due o un tre contro tre in mezzo al campo. In settimana, si fa meno lavoro sulla forza ma sono cresciuti gli esercizi a campo ridotto".
Più complicato il capitolo calcioscommesse che lo ha visto tirato in ballo: "Il 17 dicembre è stato un giorno difficile. All’improvviso ho dovuto giustificare calunnie che non sapevo da dove venissero. Non è nel mio essere aggiustare le partite. Bazzani? E che c’entra? Non bisogna chiedere la carta d’identità a tutte le persone che si frequentano. Ho più di un amico, ma non posso mettere la mano sul fuoco per tutti".
La chiusura va, giustamente ai suoi ex compagni di squadra in rossonero diventato oggi allenatori come lui: "Inzaghi o Seedorf? Pippo è un malato di pallone, cura tutti i dettagli, vive a pane e calcio. Ha ancora il veleno addosso, come da calciatore. Seedorf è un uomo di larghe vedute, molto intelligente.