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    Gasperini è un mago, Napoli sbancata

    Gasperini è un mago, Napoli sbancata

    • Fryedryk Ognissanti
    GLI SCHIERAMENTI INIZIALI

    Al San Paolo di Napoli i nerazzurri mettono in campo tutta la loro motivazione, e tutta l'abilità del proprio tecnico, per conseguire una grandissima vittoria, che gli consente di mettere gli occhi sull'Europa.
    Il mister bergamasco mette in campo una squadra che controlla gli spazi in maniera eccezionale, e con dei meccanismi difensivi impeccabili. In particolar modo è incredibilmente efficace lo scaglionamento difensivo messo in atto dalla squadra nerazzurra: Toloi   si alza spesso in linea con i centrocampisti in fase di possesso, lasciando i compiti difensivi a Conti in prima battuta, per poi ritrovare la sua posizione. Caldara, uomo partita, gioca una gara  di grande attenzione  e di grande concentrazione, riuscendo ad essere anche il miglior attaccante che si possa avere. Ottima anche la prova di Masiello come terzo di difesa. Sulla fascia sinistra Spinazzola gioca con grande intensità, dividendosi nei ruoli di esterno basso ed esterno alto. Kessie e Freuler sono due baluardi a centrocampo, mentre Gomez e Kurtic sostengono Petagna in attacco.

    Il Napoli di Mazzarri entra in campo con il suo solito 4-3-3, in cui Hysaj, Albiol, Maksimovic e Ghoulam formano la linea difensiva. A centrocampo troviamo Zielinski Diawara e Hamsik. Il tridente è quello delle meraviglie, con Callejon, Mertens e Insigne. La mossa tattica che prova a giocare Mazzarri è quella di alternare le posizioni di Hamsik e Insigne, per dare spazio al capitano in fase offensiva, e nel contempo dare modo a Insigne di essere più libero e di poter giocare a palla scoperta. 

    LA PARTITA DEGLI ALLENATORI

    Buono l'approccio dei napoletani, che inzialmente riescono a colpire un palo, ma che in seguito non riescono più a trovare spazi e tempi di gioco.
    Come detto fra i due allenatori è Gasperini a trovare la chiave della gara, mettendo in campo una squadra equilibrata, con un gran controllo degli spazi e con un grande scaglionamento difensivo. Una squadra che non concede grandi occasioni agli avversari, ma che allo stesso tempo non rinuncia alla fase offensiva, grazie alla generosità degli esterni Spinazzola e Conti, che si sdoppiano letteralmente nelle due fasi, e al dinamismo di Petagna, Gomez e Kurtic in avanti, che riescono a tenere il possesso palla in mezzo ai giocatori avversari, in modo tale da far salire la squadra ed alleggerire la pressione degli avversari.
    L'abilità del tecnico Bergamasco viene premiata il 27', quando Caldara segna il gol del 1 a 0 su calcio d'angolo deviato da Albiol. 
    Ci aspettiamo una reazione del Napoli, che risulta però effimera,  per la grande personalità della squadra bergamasca. L'unica occasione da segnalare per il Napoli è la punizione di Mertens al 44', calciata incredibilmente bene, e altrettanto ben deviata da Berisha sul palo.

    Nel secondo tempo, al 58', Mazzarri inserisce Milik per Hamsik, e passa di fatto al 4-2-4. 
    Al 66' Kessie ferma Insigne su una ripartenza, e prende il secondo giallo, che lascia i bergamaschi in 10.
    Nonostante l'inferiorità numerica però, l'Atalanta riesce a raddoppiare al 69', con una ripartenza di Spinazzola che trova il fondo e crossa di esterno destro, Caldara inserito centralmente calcia in mezza rovesciata, e chiude la gara, con il 2-0 che sbanca il San Paolo. Nella circostanza i difensori napoletani sono immobili.
    Al 78' l'ultima mossa di Mazzarri è Pavoletti per Insigne, con Mertens che si sposta largo a sinistra.
    Il Gasp risponde togliendo Gomez per Grassi, Kurtic per Cristante e Zukanovic per Petagna, e finendo la gara con un 5-3-0 di  tutta sostanza.

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