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Garcia, dalla vigilia tesa al cambio di Kvara: il Napoli batte anche le critiche
VIGILIA TESA - L'avvicinamento alla partita non è stato dei più sereni. Ieri in conferenza stampa - ancora una volta - Garcia è apparso teso. Botta e risposta con un giornalista, il quale aveva sottolineato il distacco dal primo posto chiedendo se ci fosse stata una resa per lo scudetto. Stizzito, Garcia ha parlato di domanda cattiva, domanda offensiva. E qualche settimana fa aveva già tirato in ballo la questione "buoni e cattivi", di chi gli aveva mancato di rispetto. Oggi nel post partita di Salernitana-Napoli un'altra reazione che ha sorpreso. Gli è stato chiesto: "Di Lorenzo ha detto che non ci sono problemi ma che qualche volta la squadra reso sotto il nostro livello. Cosa occorre per raggiungere il livello che merita questa squadra?". Lì il sorriso amaro, pensieri e riflessioni in diretta. Insomma, tranquillità non è la parola chiave da utilizzare attualmente per il tecnico francese.
I CAMBI GIUSTI - Il campo nel frattempo ha restituito la soddisfazione dei tre punti e delle scelte corrette a Garcia. Tanto criticato nell'ultimo periodo per qualche cambio, come ad esempio Osimhen sostituito a Bologna e Kvaratskhelia a Genova. Oggi il georgiano è uscito nuovamente, al minuto 69. Al suo posto Elmas, decisivo nel finale con la rete dello 0-2 che ha chiuso definitivamente i giochi. Una piccola rivincita e sicuramente la gratificazione delle decisioni che gli hanno dato ragione. Garcia riparte dalle sue idee, dalla vittoria di Salerno, dai tre punti e dal ritrovato quarto posto. Ora altre due gare da vincere (Union Berlino ed Empoli), poi dopo la sosta sarà battaglia vera e ci si aspetta dal Napoli il vero step successivo, quello di battere squadre qualitativamente superiori. Arriveranno in quattordici giorni Atalanta, Real Madrid, Inter e Juve. Il momento adatto per lo scatto in avanti.