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Garcia mette via il violino, con l'Udinese palla a Dzeko
UN ALTRO RUDI, UN'ALTRA ROMA - Il test del Franchi è stato superato a pieni voti e si è vista una Roma totalmente diversa rispetto a quella lenta e impacciata della scorsa stagione e anche di alcune prove balbettanti di inizio campionato. La riscoperta di Gervinho ha permesso a Garcia di modellare una squadra meno votata al possesso palla sterile - il dato registrato in casa della Fiorentina non superava il 30% - ma letale al momento di ripartire. L'invenzione di Salah in avvio di gara ha messo la sfida sui binari ideali per il tecnico francese, che aveva preparato il match all'insegna del pressing fino al vantaggio per poi sfruttare gli spazi. Il gol dello 0-2, frutto di una distrazione viola su calcio d'angolo, ha visto Gervinho e Salah volare indisturbati nelle praterie lasciate davanti a Tatarusanu: situazione perfetta per due contropiedisti nati.
ORA LA CONFERMA - Paradossalmente, rischia di essere tatticamente più complicata la sfida contro l'Udinese, sin qui zoppicante in campionato ma molto abituata a restare sotto la linea del pallone. L'undici di Colantuono si presenterà all'Olimpico nel tentativo di strappare lo 0-0 e la Roma si troverà a dover scardinare il muro bianconero. Probabile che l'uomo decisivo possa dunque essere Edin Dzeko, l'uomo ideale per i cross che presumibilmente pioveranno in area di rigore. Senza dimenticare ovviamente Miralem Pjanic, forse il protagonista più ispirato in questi primi due mesi di galoppata giallorossa. La Roma ora è in testa, con l'Udinese serve la conferma per consacrare un Rudi Garcia tutto nuovo.
Francesca Schito