Galliani non ci sta: 'Norma sulla discriminazione territoriale va abolita'
Duro attacco di Adriano Galliani, all'uscita dalla Lega Calcio, contro la decisione del Giudice Sportivo di squalificare il campo del Milan per un turno per cori di discriminazione territoriale: "Capisco il razzismo, ma la norma sulla discriminazione territoriale va abolita: tutti i presidenti sono d'accordo con me e ho già chiamato il presidente della Figc Abete per dirglielo. Ha detto che ci penseranno. Questa norma esiste solo in Italia. Ieri sera nessun giornale o tv ha sentito quei cori, perché probabilmente non c'è stato nulla. Sarebbero stati sentiti da alcuni funzionari della Procura federale. Forse li hanno sentiti in bagno, al bar o non so dove...Ora mi prenderò una squalifica ma non per discriminazione territoriale... - ha sorriso Galliani - Ero allo Juventus Stadium e sentivo tanti cori contro Balotelli, altri no. Ammesso che ci siano stati questi cori che nessuno ha avuto il piacere di sentire, la prossima volta ci danno partita persa e volendo anche la penalizzazione - ha chiarito Galliani -: se 50 persone si mettono d'accordo uccidono una società facendo cori di discriminazione razziale o territoriale, se è una norma di buon senso lo lascio decidere ai lettori... Non si capisce perché queste norme ci siano solo in Italia. Quando gli stadi sono già vuoti chiuderne uno è politicamente perfetto, fantastico...".
Il Milan intanto ha deciso si non fare ricorso contro la squalifica a Philippe Mexes. Queste le parole di Adriano Galliani: "Si è comportato male, il Milan crede di comportarsi bene, lo ha dimostrato con Balotelli e ora con Mexes. Non per fare i primi classe ma perché chi sbaglia paga e viene punito, ma questi sono fatti interni".