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    Galliani: "Non c'è trattativa per il Monza, ma potrebbe essere venduto. Grandi colpi? Prima serve cedere"

    Galliani: "Non c'è trattativa per il Monza, ma potrebbe essere venduto. Grandi colpi? Prima serve cedere"

    L'amministratore delegato del Monza, Adriano Galliani, ha concesso una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport in cui ha spiegato quella che sarà la stagione del club con la nuova guida Alessandro Nesta e diverse mosse mercato ancora da portare avanti.

    NESTA - "Romanticherie a parte, c’è una ragione tecnica prioritaria. Avevamo una short list di candidati e per ognuno abbiamo fatto delle valutazioni specifiche: Nesta era quello con lo stile di gioco più vicino a Palladino. E dato che abbiamo una squadra che da due anni gioca in un certo modo e che conserverà la sua ossatura anche nella prossima stagione, abbiamo voluto dare continuità".

    STUDI APPROFONDITI - "Conosco Nesta da più di dieci anni, la stima e l’affetto hanno avuto un loro peso ma sono stati secondari. Il primo motivo, ripeto, è stato tecnico. Sono stati bravi François Modesto e Michele Franco, riferimenti dell’area tecnica, oltre ai nostri match analyst: mi hanno proposto degli studi approfonditissimi. Scegliere a quel punto è stato ancora più facile".

    OBIETTIVI - "Non amo fare pronostici: ho vissuto il mio primo campionato da dirigente e comproprietario del Monza nel 1975-76. Da 49 anni a questa parte non ho ancora capito come va il calcio, di nuovo aveva ragione il mio maestro Berlusconi: ha misteri gaudiosi e dolorosi uguali alla religione. Nei 31 anni al Milan è successo di credere di avere una squadra fortissima e arrivare noni, o pensare di essere più deboli e vincere la Champions".

    BERLUSCONI - "Ho alle spalle i primi dieci anni di Monza, dal 1975-‘76 all’86 quando iniziò la lunga storia con il Milan di Berlusconi: abbiamo saltato solo la stagione 2017-18 per la cessione del club. Questo è il settimo campionato dal ritorno a Monza: Silvio prese la squadra in C e ora siamo al terzo anno consecutivo in A, è meraviglioso. Il Monza è una delle grandi cose che ha fatto il presidente nella sua vita".

    SALVEZZA - "Al primo anno in A dissi che dopo una rincorsa lunga 110 anni non potevamo tornare in B dopo solo 12 mesi. L’anno scorso dissi che anche 24 sarebbero stati pochi. Oggi dico: non possiamo esserci impegnati tanto per resistere solo 36 mesi… Però occorre ricordarlo: il Monza nasce nel 1912 e conquista la Serie A nel 2022 con Berlusconi, che prima riporta il club in B dopo 19 anni, poi al debutto in A dopo 110. E in queste due stagioni abbiamo battuto Juve, Milan, Inter e Napoli, i quattro club italiani che hanno più tifosi al mondo. Qualcosa che senza Silvio sarebbe stato impensabile".

    CESSIONE - "Non c’è nessuna trattativa di cessione. Teoricamente il club potrebbe essere anche venduto ma a persone o gruppi che tengano alto il vessillo biancorosso. E’ ciò che desidera la famiglia Berlusconi, sa come l’ultima grande gioia sportiva di Silvio sia stata la promozione del Monza in A».

    SERIE A A 20 SQUADRE - "20 squadre? Assolutamente sì. Si parla di calendario affollato ma il campionato ha lo stesso format da vent’anni, sono le coppe europee che hanno aumentato gli impegni. Una previsione la faccio: le prime dieci squadre classificate del 2023-2024 saranno nelle prime dieci posizioni anche alla fine della prossima stagione. Noi siamo tra le altre 10: una volta siamo arrivati primi nella classifica di destra, una volta secondi. Che non vuol dire non porsi obiettivi più ambiziosi ma serve anche essere realisti: la Serie A a 18 squadre di fatto riduce il gruppo di chi lotta per la salvezza da dieci a otto. Le altre, specie quelle che giocano le coppe, sono in più avvantaggiate dai ricavi dei diritti tv internazionali: i broadcaster investono nei diritti europei, a discapito di quelli nazionali e quindi delle squadre che giocano solo il campionato".

    CEDERE - "Abbiamo 30 giocatori, qualcuno uscirà. E per far entrare qualcuno di importante, deve prima partire qualcun’altro. Numericamente siamo a posto ma cercheremo di capire se ci sarà l’occasione giusta per migliorare le nostre qualità". 

    COLPANI - "Colpani? Non dico né che si muoverà né che non si muoverà. Faccio mercato da 50 anni, quello che non capita in un mese, succede in un minuto. Ho preso Luca Marrone alle 20.00 e 45 secondi dell’ultimo giorno di mercato e fu decisivo con un gol nella finale playoff. Izzo è arrivato alle 19.58 dell’ultimo giorno di trattative e si è comportato benissimo. Posso dire che per Colpani non c’è nessuna trattativa in corso, poi cosa succederà non lo so".

    ORGOGLIOSO - "Deluso da Palladino? Il contrario, sono orgoglioso. Di lui, come di Carlos Augusto all’Inter o per Di Gregorio alla Juve. Raffaele ha scelto una squadra che gioca le coppe europee ed è stata una decisione legittima, io l’ho corteggiato e sperato rimanesse ma i rapporti restano affettuosissimi. Si è comportato bene con noi, poteva andarsene un anno fa e invece ha rispettato la parola data a me e Berlusconi. Non ha fatto nessuno sgarbo al Monza".

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    FranzF
    FranzF

    Sembra la dichiarazione di una società che si sta mettendo sul mercato

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