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Gaetano: 'Voglio restare a Napoli e diventarne capitano. Il primo gol che emozione, sono scappato negli spogliatoi...'
L'AMICIZIA CON CLEMENTINO - "Io e Clementino ci conosciamo da una vita, da quando ero piccolo. Guardavamo insieme le partite del Napoli ed è stato uno dei primi a chiamarmi dopo il gol. Il gol all’Inter al Maradona è stata una delle emozioni più belle che può capitare. È stato molto bello e straordinario".
PERCORSO SCUDETTO - “E’ stata una bella scoperta, anche noi ci siamo poi accorti delle nostre potenzialità. Abbiamo lottato in ogni partita e poi alla fine è arrivato lo scudetto”.
RECORD DI PUNTI - "Come fanno a mancare le motivazioni con questi record da battere? Sono cose importanti anche per noi. Con l’Inter era una partita affascinante e abbiamo fatto una grande partita”.
LA FORZA DEL GRUPPO - “È stata la prima cosa, il gruppo ogni settimana va a cena insieme, lavora insieme sia chi gioca che chi non gioca. È il gruppo compatto la nostra forza”.
FASCIA DI CAPITANO - “Mi piacerebbe, ma c’è ancora tanto da lavorare”.
STIMA DELLA SOCIETÀ - “Sì, loro sanno tutti i sacrifici che ho fatto. Ho sempre fatto allenamento a mille all’ora, aspettavo il mio momento ma ero sempre lì pronto e alla fine anche la società è rimasta contenta dato che mi ha visto crescere. Ho fatto l’esordio a 17-18 anni, erano tutti contenti, anche i fisioterapisti”.
RAPPORTO CON SIMEONE - “Bellissimo, ma con tutti. Siamo un grandissimo gruppo”.
PAROLE DI SPALLETTI - “Sentirsi dire certe parole dal mister fa sempre piacere, è stato un percorso straordinario. Campione d’Italia col Napoli non è da tutti”.
L'EMOZIONE DEL GOL - “Sì, sicuramente. L’emozione dopo la matematica arrivata a Udine è stata spettacolare, però l’unica cosa è che sono scappato subito negli spogliatoi perché la maglietta di quella sera volevo incorniciarla e non darla via”.
FUTURO - “Voglio restare a Napoli, Segnare tanti gol e togliermi soddisfazioni, magari altri scudetti. Però vediamo, ci sono tante cose da sistemare”