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    Frosinonemania: 'Noi', lavoro e umiltà. Di Francesco traccia la rotta per la salvezza

    Frosinonemania: 'Noi', lavoro e umiltà. Di Francesco traccia la rotta per la salvezza

    • Roberto De Luca
    Idee chiare, umiltà e cultura del lavoro. Le cifre identificative che ha lasciato in eredità la conferenza stampa di presentazione di Eusebio Di Francesco sono facilmente riscontrabili. Il nuovo allenatore del Frosinone ha indicato la strada da percorrere, consapevole delle difficoltà che si paleseranno lungo il cammino. Poco spazio a proclami o frasi fatte, ampia evidenza a concretezza e voglia di stupire: «Un messaggio che voglio trasmettere ai miei calciatori: noi, tutti, tenendoci per mano potremo fare tante belle cose. Serviranno coraggio e sorriso, ‘in primis’ da parte mia. E poi serviranno valori umani. Ho fatto questa scelta perché il direttore e il presidente mi hanno voluto, in primo luogo, ma anche perché credo che nel calcio a volte si perdono di vista quei valori che possono fare la differenza. E io sono convinto invece di ritrovarli qui al Frosinone». 

    LA STRADA - La rotta tracciata è ben chiara e posta dinanzi agli occhi di tutti. Sostenibilità e valorizzazione dei giovani nel solco di un calcio propositivo, dispensatore di divertimento. Concetti ribaditi più volte anche dal presidente, Maurizio Stirpe, e che i giallazzurri porteranno avanti in Serie A nel perseguimento dell’obiettivo salvezza. E bene ha fatto il direttore dell’area tecnica, Guido Angelozzi, a mettere in risalto ancora una volta la necessità di porre in essere un cambiamento massiccio dell’organico rispetto a quello della passata stagione: «La squadra - ha affermato durante la presentazione di Di Francesco - dello scorso anno non c’è più, non dobbiamo continuare a parlare dello scorso anno anche se meraviglioso, che rimarrà nella storia e nel quale si sono incastrate tutte le componenti. Adesso ripartiamo da zero e dobbiamo capirlo tutti. Il presidente lo ha ribadito: vogliamo strutturare un calcio sostenibile, cercare far divertire e se ci riusciremo, tentare di centrare la salvezza. La squadra nuova? La dobbiamo costruire. Io spero di riuscirci in meno tempo possibile. E poi la Serie B è un conto, la Serie A è un altro. Ma sono convinto che al 30 di agosto avremo la squadra pronta».

    MERCATO - Sul fronte mercato, non a caso, le scelte prese tendono a spingersi verso questa direzione. Dopo le ufficialità di Giorgi Kvernadze, Marvin Cuni e Marco Brescianini, è sostanzialmente chiusa la maxi operazione col Sassuolo che vedrà approdare all’ombra del Campanile a titolo definitivo il centrocampista Abdou Harroui e il terzino sinistro Riccardo Marchizza, oltre al ritorno in prestito del portiere Stefano Turati. A compiere il percorso inverso sarà Daniel Boloca, esempio eloquente di quanto la politica portata avanti dal club di viale Olimpia stia consentendo di ottenere risultati incredibili. Il centrocampista classe ’98, scovato dal direttore Guido Angelozzi a novembre 2020 da svincolato dopo l’esperienza vissuta in Serie D col Fossano, in appena tre anni ha incrementato notevolmente il proprio valore a suon di prestazioni super. E ora, all’orizzonte, si sta per concretizzare un’altra rilevante plusvalenza per le casse societarie dopo quella avvenuta lo scorso anno con Federico Gatti. Infine, volgendo uno sguardo alle uscite, sono state annunciate le cessioni di Matteo Ricci alla Sampdoria e di Roberto Insigne al Palermo.

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