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Frosinone e Cosenza da sballo, una coppia di testa da 9! Per Mancosu un ritorno da 7, il Parma non decolla (5)
Un'inedita e inaspettata coppia di testa al termine della seconda giornata del campionato di Serie B: sono Frosinone e Cosenza le grandi protagoniste di un week-end che ha confermato l'enorme equilibrio sin dal principio in un torneo in cui, complice un mercato ancora in divenire, i reali valori sono emersi solo in parte.
Ad inaugurare il fine settimana è stato il divertente antipasto tra Bari e Palermo in un "San Nicola" da 10 e lode per l'entusiasmo espresso da una tifoseria che attendeva da tanto tempo una serata così. 6,5 è invece la valutazione per due squadre che si spartiscono equamente la partita e che si confermano due potenziali mine vaganti del torneo. Nota di merito per il bomber dell'estate Cheddira, già a quota 6 da inizio stagione e per la prima volta in carriera in cadetteria.
La palma di regine della seconda giornata va indiscutibilmente a Frosinone e Cosenza, due esempi di come con le giuste intuizioni il calcio di qualità si possa fare pure lontano dalle grandissime piazze: la formazione di Grosso (9) si è data una bella rinfrescata in estate per dimenticare la cocente delusione di un posto playoff sfumato negli ultimi minuti della passata stagione. Tante scommesse sui giovani e sul talento da parte di un mago come il direttore dell'area tecnica Angelozzi e i vari Moro (21 rete in C col Catania lo scorso anno), Mulattieri e Caso hanno già risposto presente. Meno spettacolare ma comunque efficace e di carattere la riscossa del Cosenza di Dionigi (9), che sembra aver mantenuto lo stesso spirito indomito che con Bisoli ha portato solo qualche mese fa ad un'insperata salvezza. Con un Modena che ancora una volta non sfigura (6) ma dura solo un tempo, sono Florenzi e Brescianini gli eroi di giornata.
Domina, crea ma spreca anche molto il Genoa di Blessin (7), che non passa contro il Benevento del sempre più traballante Caserta (5) ma dimostra di avere già un'identità di gioco ben precisa come nessun'altra delle big maggiormente indiziate di lottare per le prime due posizioni della classifica. E con due rinforzi di peso come Aramu e Puscas, che vanno a raggiungere uno specialista della categoria come Coda il pronostico di un pronto ritorno in Serie A assume una certa consistenza. Davvero poca cosa invece le Streghe, che riscattano solo nel risultato il clamoroso ko all'esordio col Cosenza ma continuano a dare l'impressione di non avere una benché minima idea di gioco e di come correggere la rotta. Week-end di redenzione per il Cagliari (7), che dopo il pari acciuffato all'ultimo sospiro a Como si regala un alto giro sull'ottovolante delle emozioni. Emozioni fortissime, come quelle del figliol prodigo Mancosu, che torna a casa e trova subito il gol che avvia la rimonta contro il Cittadella (6), lanciato da un supergol di Asencio. Torna a vincere pure la Ternana di Lucarelli (7) grazie ad un capolavoro di Partipilo; passo indietro nel risultato e nella prestazione per la Reggina (5,5) di Inzaghi.
Quanta fatica pure per il Venezia (6,5), che centra la prima vittoria stagionale nella partita del cuore per Javorcic: il tecnico croato ha bisogno di un autogol per espugnare il "Druso" e rovinare la serata quasi perfetta del Sudtirol (6), che aveva trovato la prima storica segnatura in Serie B con Odogwu. Continua a divertire ma anche a fare collezioni di rimpianti il bel Como di Jack Gattuso, in attesa degli ulteriori fuochi d'artificio promessi da un campionissimo come Fabregas. A Pisa è 2-2 dopo essersi trovati per ben due volte in vantaggio, ma esattamente come col Cagliari il colpo del ko non arriva e così Morutan e il rientrante Torregrossa evitano a Maran (5,5) evita una sconfitta che avrebbe sollevato altre perplessità sul balbettante avvio dei toscani. Ascoli (6) e Spal (6) si dividono la posta nell'1-1 del "Del Duca" (gol dell'ex per Maistro, che risolleva il morale a Venturato dopo la debacle con la Reggina), mentre continua a non decollare il Parma di Pecchia (5).
A Perugia i gialloblù non riescono mai ad accendere l'interruttore del talento delle tante individualità a disposizione del tecnico di Formia, a caccia drammaticamente di un uomo-gol che suoni la carica: Vazquez da solo non basta e contro un Perugia volitivo ma sterile (5,5) sarebbe stato lecito attendersi molto di più. Ma dietro la lavagna a questo giro finisce più di chiunque altro il disastroso Brescia (4) visto a Frosinone. Il comodo 2-0 sul Sudtirol al debutto aveva illuso un po' tutti, a partire da un Clotet che, in emergenza, si presenta con un undici di partenza in cui regna tutto meno che l'equilibrio. E forse anche il presidente Cellino che, al netto delle situazioni extra-campo che lo tengono impegnato distogliendolo probabilmente dalla gestione del club lombardo, è piuttosto indietro nella costruzione di un organico realmente competitivo per la categoria. Urgono rinforzi e servono, perché il tempo per rimediare è agli sgoccioli.
Ad inaugurare il fine settimana è stato il divertente antipasto tra Bari e Palermo in un "San Nicola" da 10 e lode per l'entusiasmo espresso da una tifoseria che attendeva da tanto tempo una serata così. 6,5 è invece la valutazione per due squadre che si spartiscono equamente la partita e che si confermano due potenziali mine vaganti del torneo. Nota di merito per il bomber dell'estate Cheddira, già a quota 6 da inizio stagione e per la prima volta in carriera in cadetteria.
La palma di regine della seconda giornata va indiscutibilmente a Frosinone e Cosenza, due esempi di come con le giuste intuizioni il calcio di qualità si possa fare pure lontano dalle grandissime piazze: la formazione di Grosso (9) si è data una bella rinfrescata in estate per dimenticare la cocente delusione di un posto playoff sfumato negli ultimi minuti della passata stagione. Tante scommesse sui giovani e sul talento da parte di un mago come il direttore dell'area tecnica Angelozzi e i vari Moro (21 rete in C col Catania lo scorso anno), Mulattieri e Caso hanno già risposto presente. Meno spettacolare ma comunque efficace e di carattere la riscossa del Cosenza di Dionigi (9), che sembra aver mantenuto lo stesso spirito indomito che con Bisoli ha portato solo qualche mese fa ad un'insperata salvezza. Con un Modena che ancora una volta non sfigura (6) ma dura solo un tempo, sono Florenzi e Brescianini gli eroi di giornata.
Domina, crea ma spreca anche molto il Genoa di Blessin (7), che non passa contro il Benevento del sempre più traballante Caserta (5) ma dimostra di avere già un'identità di gioco ben precisa come nessun'altra delle big maggiormente indiziate di lottare per le prime due posizioni della classifica. E con due rinforzi di peso come Aramu e Puscas, che vanno a raggiungere uno specialista della categoria come Coda il pronostico di un pronto ritorno in Serie A assume una certa consistenza. Davvero poca cosa invece le Streghe, che riscattano solo nel risultato il clamoroso ko all'esordio col Cosenza ma continuano a dare l'impressione di non avere una benché minima idea di gioco e di come correggere la rotta. Week-end di redenzione per il Cagliari (7), che dopo il pari acciuffato all'ultimo sospiro a Como si regala un alto giro sull'ottovolante delle emozioni. Emozioni fortissime, come quelle del figliol prodigo Mancosu, che torna a casa e trova subito il gol che avvia la rimonta contro il Cittadella (6), lanciato da un supergol di Asencio. Torna a vincere pure la Ternana di Lucarelli (7) grazie ad un capolavoro di Partipilo; passo indietro nel risultato e nella prestazione per la Reggina (5,5) di Inzaghi.
Quanta fatica pure per il Venezia (6,5), che centra la prima vittoria stagionale nella partita del cuore per Javorcic: il tecnico croato ha bisogno di un autogol per espugnare il "Druso" e rovinare la serata quasi perfetta del Sudtirol (6), che aveva trovato la prima storica segnatura in Serie B con Odogwu. Continua a divertire ma anche a fare collezioni di rimpianti il bel Como di Jack Gattuso, in attesa degli ulteriori fuochi d'artificio promessi da un campionissimo come Fabregas. A Pisa è 2-2 dopo essersi trovati per ben due volte in vantaggio, ma esattamente come col Cagliari il colpo del ko non arriva e così Morutan e il rientrante Torregrossa evitano a Maran (5,5) evita una sconfitta che avrebbe sollevato altre perplessità sul balbettante avvio dei toscani. Ascoli (6) e Spal (6) si dividono la posta nell'1-1 del "Del Duca" (gol dell'ex per Maistro, che risolleva il morale a Venturato dopo la debacle con la Reggina), mentre continua a non decollare il Parma di Pecchia (5).
A Perugia i gialloblù non riescono mai ad accendere l'interruttore del talento delle tante individualità a disposizione del tecnico di Formia, a caccia drammaticamente di un uomo-gol che suoni la carica: Vazquez da solo non basta e contro un Perugia volitivo ma sterile (5,5) sarebbe stato lecito attendersi molto di più. Ma dietro la lavagna a questo giro finisce più di chiunque altro il disastroso Brescia (4) visto a Frosinone. Il comodo 2-0 sul Sudtirol al debutto aveva illuso un po' tutti, a partire da un Clotet che, in emergenza, si presenta con un undici di partenza in cui regna tutto meno che l'equilibrio. E forse anche il presidente Cellino che, al netto delle situazioni extra-campo che lo tengono impegnato distogliendolo probabilmente dalla gestione del club lombardo, è piuttosto indietro nella costruzione di un organico realmente competitivo per la categoria. Urgono rinforzi e servono, perché il tempo per rimediare è agli sgoccioli.