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    Francia, Giroud saluta la nazionale: "Un orgoglio vestire questa maglia, ora volto pagina"

    Francia, Giroud saluta la nazionale: "Un orgoglio vestire questa maglia, ora volto pagina"

    Olivier Giroud, dopo aver salutato il Milan per accasarsi al Los Angeles FC, saluta anche la nazionale. Il centravanti nato a Chambéry, conclusi gli Europei, dice addio anche alla sua Francia e lo fa attraverso una lunga lettera consegnata ai suoi canali social, in cui ripercorre tutta la sua carriera in nazionale, a partire da quando la Coppa del Mondo (poi vinta nel 2018) la sognava da bambino.

    LA LUNGA LETTERA - "È arrivato il momento tanto temuto: quello dell'addio alla squadra francese. Sei anni esatti dopo aver vinto la Coppa del Mondo. Era il 15 luglio 2018.

    I ricordi balenano... 12 luglio 1998. Avevo 12 anni. La sera della premiazione giurai a me stesso che un giorno anch'io sarei diventato campione del mondo. 
    13 anni dopo, l'11 novembre 2011, questo sogno è diventato realtà. Che orgoglio indossare questa maglia azzurra e rappresentare la Francia! Entrando in questa squadra ho trovato una seconda famiglia con i giocatori e lo staff. Ci siamo sempre sostenuti a vicenda, abbiamo vissuto gioie e delusioni, vittorie e sconfitte, risate e lacrime ma sempre uniti e uniti. Siamo diventati un gruppo di amici inseparabili sotto l'occhio vigile di un uomo: l'allenatore Didier Deschamps che ringrazio per la fiducia. Nonostante i nostri alti e bassi, mi ha permesso di diventare il capocannoniere della storia dei Blues con 57 gol in 143 selezioni. Ringrazio anche tutte le persone dietro le quinte che, con la loro gentilezza e professionalità, hanno garantito la nostra sicurezza e il nostro benessere. La mia carriera con la squadra francese non è sempre stata tranquilla. A volte ho sofferto anche per le critiche, ma nel profondo non ho mai smesso di crederci. Il lavoro, l'umiltà, la preghiera mi hanno aiutato a superare i momenti difficili. Grazie al sostegno incrollabile di mia moglie e dei miei quattro meravigliosi figli, ho sempre trovato la forza di lottare per tornare ogni volta ancora più forte. 

    Non dimentico i tifosi, che ringrazio di cuore. Sono felice di aver potuto portare loro così tanta felicità. 

    Quattro date rimarranno per sempre impresse nella mia memoria. Il 19 novembre 2013, l'unione sacra con i francesi durante la vittoria per 3 a 0 contro l'Ucraina. Gli Europei 2016: nonostante la sconfitta in finale, che rimarrà come uno dei dolori più grandi della squadra francese, abbiamo vissuto tutta la competizione, un'avventura umana indimenticabile. 15 luglio 2018... Il trionfo! Un obiettivo per tutta la vita! Ricordo ancora quel momento in cui ci siamo abbracciati e abbiamo urlato: "Ce l'abbiamo fatta!". Sì, l'abbiamo fatto. Eravamo campioni del mondo! 

    Infine, il Mondiale del 2022. Nonostante l’immensa delusione per la sconfitta in finale, questa competizione resterà per me uno dei ricordi più forti della mia carriera. Quattro gol segnati compreso il terzo che mi ha permesso di battere il record di Thierry Henry. Poi il quarto contro l'Inghilterra che ci ha proiettato in semifinale. 
    Adesso si volta pagina... volo verso altre avventure. Da adesso in poi divento il primo tifoso dei Blues.

    Questa squadra francese che ho servito per 13 anni rimarrà per sempre impressa nel mio cuore. Lei è il mio orgoglio più grande e il mio ricordo più bello".

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