Francesco Facchinetti aggredito a Roma da Conor McGregor: un pugno dal nulla
Il noto conduttore e manager discografico è stato aggredito nella notte di sabato 16 ottobre dal lottatore irlandese Conor McGregor.
L’alterco ha avuto luogo nell’Hotel Parco dei Principi di Roma, dove entrambi stavano passando la serata, parlando amichevolmente e consumando drink.
L’episodio violento ha colto di sorpresa tutti i presenti, visto il clima di festa e l’assenza di una reale giustificazione, che pure non sarebbe bastata a legittimare un’aggressione.
Eppure questa è avvenuta, come raccontato e descritto sui social dallo stesso Facchinetti, questa mattina, 17 ottobre.
Un risveglio poco piacevole per il manager, segnato dai pugni ricevuti in volto, che ha deciso però di parlare dell’accaduto senza nascondere alcun dettaglio.
Il fighter irlandese, pluricampione delle mma nella celebre federazione UFC, è a Roma per far battezzare il figlio in Vaticano, e si è trovato a condividere una serata con Facchinetti nell’hotel romano già citato.
Come detto dallo stesso Facchinetti, i due avrebbero parlato e riso per circa due ore, in compagnia delle rispettive mogli ed amici, oltre alle numerose guardie del corpo del lottatore.
Finché, senza apparenti motivazioni, questi si sarebbe scagliato contro il manager italiano colpendo in viso, provocandogli ferite al labbro e contusioni sul naso.
Una reazione violenta che ha lasciato scossi e stupìti i presenti, i quali mai si sarebbero aspettati l’attacco del fighter irlandese.
La situazione è resa ancora più grave dall’identità stessa dell’aggressore, lottatore di fama mondiale. Come lamentato da Facchinetti, un reale professionista delle arti marziali non avrebbe mai colpito una persona comune, non avvezza a quel mondo, perché non in grado di difendersi in alcun modo.
Un lottatore del livello dell’irlandese può essere fatale, ed avrebbe dovuto rendersene conto prima di sferrare la sequenza di colpi, fortunatamente interrotta sul nascere dalle guardie del corpo dello stesso McGregor.
L’episodio è stato raccontato da Facchinetti nelle sue Instagram stories, e dalla moglie del manager, Wilma Faissol, incredula circa l’accaduto.
Entrambi, ora sul piede di guerra, sporgeranno denuncia al lottatore irlandese, e chiederanno all’Hotel di mostrare i filmati dell’accaduto.
Né McGregor né la struttura sede dell’aggressione si sono ancora espressi. Il fatto, gravissimo, però rimane, come la rabbia del manager, che avverte: “ Le sue mani sono armi. Ho scelto di denunciare perché se è andata bene è un miracolo”.