Calciomercato.com

  • AFP via Getty Images
    Follia Fonseca, rosso diretto e testa a testa con l'arbitro: rischia sette mesi di stop, cosa è successo in Lione-Brest

    Follia Fonseca, rosso diretto e testa a testa con l'arbitro: rischia sette mesi di stop, cosa è successo in Lione-Brest

    • Federico Albrizio
    La tensione in Ligue 1 per quanto riguarda gli arbitri è palpabile e non accenna a calarsi. L'ultimo episodio è accaduto in Lione-Brest: Paulo Fonseca viene espulso e va testa a testa con il direttore di gara.

    Nelle ultime settimane le polemiche e le accuse verso i fischietti in Francia si sono susseguite e si sono fatte sempre più intense. Clamoroso in questo senso è stato il caso del Marsiglia, dalle durissime parole del presidente Pablo Longoria (squalificato per 15 giornate) a quelle non più delicate del tecnico Roberto De Zerbi.

    A Lione è accaduto qualcosa di diverso, si è quasi arrivati al confronto fisico tra l'ex allenatore del Milan e l'arbitro di OL-Brest, match valido per la 24esima giornata di campionato.

    POSSIBILE RIGORE NEL FINALE - Tutto è accaduto nel finale della partita. Il Brest era passato in vantaggio la 15' con un rigore dei Kenny Lala, ma la doppietta di Alexandre Lacazette tra primo e secondo tempo aveva ribaltato il risultato e portato i padroni di casa in vantaggio.

    Tutto ok, fino al 94'. L'arbitro della partita, il 43enne Benoît Millot, viene richiamato dal VAR per un possibile rigore in favore del Brest per un presunto fallo di mano di Ainsley Maitland-Niles, visto anche in Italia con la maglia della Roma. Una chiamata, questa, che ha mandato su tutte le furie Fonseca.

    FONSECA, ROSSO DIRETTO E TESTA A TESTA CON L'ARBITRO - Il tecnico del Lione, ex Milan e Roma, si è diretto all'indirizzo di Millot per protestare e l'arbitro ha sventolato il cartellino rosso in faccia al portoghese, che era già stato ammonito nel primo tempo per proteste. Fonseca, a quel punto, ha perso il controllo ed è andato a muso duro con l'arbitro, atteggiamento minaccioso e faccia a faccia con Millot, senza comunque mai toccarlo secondo i media transalpini. Il tecnico dell'OL, poi, è stato portato via da Corentin Tolisso e da alcuni addetti alla sicurezza.

    Follia Fonseca, rosso diretto e testa a testa con l'arbitro: rischia sette mesi di stop, cosa è successo in Lione-Brest

    NIENTE RIGORE - Ironicamente poi, dopo aver rivisto l'azione al VAR, Millot non ha poi assegnato rigore al Brest e così il Lione ha vinto la partita per 2-1.

    LE SCUSE DI FONSECA - Al termine della partita Fonseca è intervenuto a DAZN per scusarsi dell'accaduto: "Mi scuso per questo gesto. Non dovrei farlo. Il calcio ci fa fare brutti gesti. La partita è stata molto dura. Giocare contro il Brest è sempre difficile, sono una squadra fisica e hanno difeso molto. Sono punti molto importanti".

    Laurent Prud'homme, direttore generale dell'OL, ha parlato così a fine partita: "Fonseca? stato lui a insistere per venire a chiedere scusa e penso che questo sia importante. Ha spiegato che si è trattato di un brutto gesto dovuto all'impeto del momento; conosciamo il contesto attuale e cosa sta succedendo a proposito degli arbitri e volevamo subito calmare gli animi. Non è questa l'immagine dell'OL, non sono orgoglioso di quello che ha fatto il mister ma sono orgoglioso della sua reazione, di questa calma. Ancora una volta, chiediamo scusa all'arbitro".

    RISCHIA UNA LUNGA SQUALIFICA - Le scuse difficilmente basteranno a evitare una stangata. Per Fonseca ora il rischio di una lunga squalifica è alto, si attendono le decisioni della commissione disciplinare chiamata a decidere sull'accaduto al Parc Olympique Lyonnais. Secondo quanto riferito da RMC Sport infatti, l'allenatore del Lione rischia fino a sette mesi di squalifica per il comportamento intimidatorio tenuto.

    Nel regolamento si legge: "Sono intimidatorie tutte le parole, i gesti e/o gli atteggiamenti che possono incutere timore. Sono minacciose tutte le parole, i gesti e/o gli atteggiamenti che esprimono l'idea di ledere l'integrità fisica di una persona. Ogni minaccia di morte costituisce una circostanza aggravante di cui si deve tenere conto nella determinazione dell'entità della pena". Su quest'ultimo punto, riporta il portale francese, la LFP dovrà valutare cosa annoterà il direttore di gara nel proprio rapporto.

    I PRECEDENTI IN STAGIONE - Nel corso della stagione in Ligue 1 sono arrivate altre squalifiche proteste e alterchi con gli arbitri: 15 giornate al presidente del Marsiglia Pablo Longoria (l'equivalente di sei mesi di sospensione) per aver attaccato l'onestà degli arbitri e aver parlato di "corruzione"; tre giornate a Franck Haise, allenatore del Nizza, per insulti all'arbitro dopo l'eliminazione in Coppa di Francia; tre giornate a Eric Roy del Tolosa per uno scontro con quarto uomo e arbitro; una partita più due con la condizionale per Didier Digard del Le Havre per aver contestato la direzione di gara contro il Reims.

    Tutti gli AGGIORNAMENTI in TEMPO REALE! Unisciti al canale WHATSAPP DI CALCIOMERCATO.COM: clicca qui

    Commenti

    (54)

    Scrivi il tuo commento

    Slowsoccer
    Slowsoccer

    Le conseguenze di chi ha lavorato al Milan!

    • 4
    • 0

    Altre Notizie