Focus B, Garcia svela a CM: 'Oltre alla Juve mi voleva un'altra big italiana. Maldini è il mio idolo assoluto'
Garcia è cresciuto nelle giovanili dell'Espanyol ed è poi passato ai cugini del Barcellona. Nel 2011 la società bianconera ha portato a Torino il giocatore nato a Terrassa, un piccolo paesino della Catalogna e quest'estate l'ha prestato al Vicenza dei miracoli che ha risalito la classifica in maniera vertiginosa ed ora si trova a ridosso delle prime posizioni. In esclusiva per Calciomercato.com Garcia ha parlato delle sue ambizioni presenti e future, del suo idolo calcistico, della sua squadra del cuore, del suo sogno nel cassetto e di molto altro ancora:
Garcia, state facendo una rimonta increbile: adesso si punta alla Serie A in maniera concreta?
"No, noi andiamo passo passo e quando raggiungeremo la quota salvezza e ci sentiremo sicuri allora prenderemo in considerazione la possibilità di poter ambire a qualcosa di più. Mancano tre punti al traguardo salvezza e noi penseremo di partita in partita e vedremo dove riusciremo ad arrivare".
L'arrivo di Marino vi ha davvero rigenerato oppure era solo questione di tempo e i vostri valori sarebbero usciti fuori?
"Mister Marino è davvero una persona preparata, competente e la maggior parte del merito ritengo sia la sua. Sicuramente noi ci abbiamo messo del nostro e forse ci all'inizio ci mancava un po' l'amalgama fra quelli vecchi e quelli nuovi. Vorrei però rimarcare il gran lavoro di Marino che ha cambiato modulo e la metodologia degli allenamenti ed sono sotto gli occhi di tutti i risultati che stiamo ottenendo".
In quale fondamentale ti senti di dover migliorare?
"Io l'ho detto dall'inizio, sono venuto qui per imparare da tutti. E' il mio primo anno da professionista e voglio apprendere il più possibile. I compagni e l'allenatore mi danno fiducia e mi aiutano tanto. Io devo migliorare in tutto e lavoro ogni giorno sul campo per poter raggiungere il mio obiettivo che è quello di affermarmi come calciatore".
Ti piace il calcio italiano o preferivi quello spagnolo?
"Mi piace tantissimo il calcio spagnolo ma sono qui in Italia da quattro anni e mi piace molto il vostro calcio. E' molto tattico ma nel contempo difficile. Le partite sono tutte complicate e puoi vincere con la prima della classe e puoi perdere contro l'ultima. Il calcio di casa propria attira sempre (ride; ndr) e quando ero in Spagna non seguivo molto il calcio italiano...da quando sono qui però seguo tutto, anche la Lega Pro".
Sei cresciuto nelle giovanili dell'Espanyol e del Barcellona, ci racconti qualche episodio curioso di quando eri in Spagna?
"Ho dei bei ricordi: nel Barcellona c'erano grandi giocatori che passavano davant a noi giovanissimi e noi eravamo lì ad ammirarli. Era il Barcellona di Guardiola che era all'apice del successo e per noi quei calciatori erano dei marziani".
Nel Barcellona ti sei mai allenato con i giocatori della prima squadra o hai avuto a che fare con tutti quei grandi campioni?
"No mai. Xavi è della mia stessa città, lui mi salutava sempre e mi chiedeva informazioni su come stavo, ma a parte quello niente. Ero troppo giovane, avevo solo 15 anni e non potevo far altro che ammirarli".
Nel 2011 arriva la Juventus e ti porta a Torino, rifaresti quella scelta?
"Si, io in quel momento avevo molte offerte dalla Spagna, dall' Inghilterra e anche un'altra importante dall'Italia. Addirittura dall'Inghilterra erano arrivate proposte molto allettanti a livello economico, ma il progetto Juventus mi è piaciuto fin da subito e sono soddisfatto della scelta fatta quattro anni".
Hai parlato di un'altra squadra italiana che era interessata a te oltre alla Juventus, ci sveli chi era?
"Meglio non dirlo... (ride; ndr). Posso solo dire che non era una squadra piccola".
Qual è la tua squadra del cuore?
"Non ho nessuna squadra del cuore. Tifavo Espanyol da bambino ed ero simpatizzante del Real Madrid. Tifo per la squadra in cui gioco e in questo momento sono un grande tifoso del Vicenza e cercherò di ottenere il massimo con la società biancorossa".
Ti ispiri a qualcuno in particolare nel tuo ruolo?
"Sì, utti abbiamo degli idoli calcistici. Il mio idolo fin da piccolo era Paolo Maldini, poi mi piacevano molto Puyol, Cannavaro, Nesta eSergio Ramos. Cerco di imparare tanto da loro ma Maldini è in assoluto il calciatore a cui mi ispiro".
Qual è il tuo sogno nel cassetto?
"E' quello di diventare qualcuno ed emergere nel mondo del calcio. Io ora sono felice al Vicenza e vedremo cosa succederà a fine stagione. Chiaro è che un giorno vorrei tornare alla Juventus ma sono cose a cui non penso al momento".
Tre giovani calciatori di Serie B che ti hanno impressionato?
"Posso citare i miei compagni di squadra Spinazzola, Petagna, Sbrissa e Alhassan, per me arriveranno lontano. Posso dire anche Eramo del Trapani, Parigini del Perugia e Schiavone del Modena. Ci sono tanti giocatori giovani ed italiani che stanno facendo bene in Serie B".
Punti a tornare alla Juventus già nella prossima stagione visto potrebbbe aver bisogno di rinforzi giovani e promettenti in difesa?
"Sarebbe un sogno e mi auguro che un giorno si realizzi. Ad oggi non penso a niente di tutto questo. Ribadisco, ora sono al Vicenza e voglio dare tutto per questa maglia e a fine stagione, se avrò fatto bene, tracceremo un bilancio per capire il mio futuro".