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Flop Francia, Deschamps sotto accusa: i dubbi verso il Mondiale e quel sogno di Zidane...
DESCHAMPS SOTTO ACCUSA - Al di là del ko ai rigori contro gli elvetici, il cammino della Francia agli Europei è stato tutt'altro che brillante. Vero che si trovava nel cosiddetto girone di ferro dal quale è uscita imbattuta, è altresì vero che la vittoria con la Germania rimane l'unica in questo campionato, a cui hanno fatto seguito il deludente 1-1 con l'Ungheria, il sofferto 2-2 con il Portogallo e il terribile pareggio nei tempi regolamentari con la Svizzera, capace di rimontare il doppio svantaggio negli ultimi dieci minuti. Inevitabilmente sul banco degli imputati finisce Didier Deschamps, le cui scelte fin dalle convocazioni hanno lasciato diverse perplessità. Perché, ad esempio, lasciare fuori Upamecano dopo una stagione straordinaria per dare spazio a un Lenglet visibilmente in difficoltà con il Barcellona (rivelatosi poi il peggiore in campo ieri)? E ancora, l'approccio sbagliato alle gare con Ungheria e Svizzera, cambi tardivi o spesso sbagliati come l'inserimento di Sissoko al posto di Griezmann agli ottavi. O ancora Mbappé messo nelle condizioni di brillare solo a intermittenza, complici nuovi meccanismi dati dal ritorno di Benzema in attacco. Nel complesso, la sensazione che Didì abbia rinunciato all'organizzazione e fatto troppo affidamento al talento smisurato a sua disposizione, una squadra che con Benzema era sulla carta addirittura più forte di quella Campione del Mondo nel 2018. "Mi assumo le responsabilità", ha detto Deschamps al termine del match. E ora che succede?
I DUBBI DELLA FRANCIA E IL SOGNO DI ZIZOU - Succede che in Francia già si inizia a valutare l'ipotesi che Deschamps, per decisione sua o della Federcalcio transalpina, possa lasciare la panchina dei Bleus addirittura prima del Mondiale in Qatar del 2022, al termine del quale scadrà il suo contratto. Uno scenario e un'ipotesi al momento, nulla di più, anche perché la scadenza ravvicinata chiama prudenza e riflessioni approfondite, che il presidente della FFF Noël Le Graët non ha comunque negato: "Sono dispiaciuto, perché stavamo vincendo 3-1 a dieci minuti dalla fine. In più, abbiamo perso al'’ultimo rigore. Non raggiungere i quarti di finale è una delusione, anche se fa parte dei capricci del calcio. Abbiamo avuto dei bei momenti in questa partita, abbiamo pensato di averla vinta. Chiamerò Deschamps, non l'ho ancora sentito. Non bisogna confondere le cose, ma ci sarà da discutere evidentemente. Ho molto affetto nei suoi confronti e conosco le difficoltà del calcio. C'è delusione: quando sei sul 3-1, ed è questo che mi dà fastidio, devi vincere". Parole che lasciano intendere ad ogni modo che l'addio, prima o dopo il Mondiale, si concretizzerà. E allora si inizia già a pensare all'erede di Didì con un nome che accende più di ogni altro l'entusiasmo del popolo francese. Zinedine Zidane, libero dopo l'addio al Real Madrid e ora desideroso di godersi un anno lontano dal calcio per riposarsi. Nelle intenzioni almeno, perché la chiamata da parte della Federcalcio francese potrebbe cambiare tutto e convincerlo a prendere in mano subito o dopo il Mondiale la Nazionale. D'altronde lo ha raccontato anche Florentino Perez: "Zizou sogna di essere l'allenatore della Francia". E il sogno, questa volta, potrebbe diventare presto realtà.
@Albri_Fede90