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Flaminio, parla l'assessore allo Sport: "Serve tempo per analizzare il progetto di Lotito. Favortismi? Accusa falsa"
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LUNGO PROCESSO - "Questa è un’idea di cui si parlava da tanti anni e ora la S.S.Lazio è passata dagli intendimenti ai fatti concreti. L’iter è partito. I proponenti stimano in circa 5 anni la dirata dei lavori per la realizzazione della struttura e per le opere di urbanizzazione, con un investimento di circa 400 milioni di euro complessivi. Servirà ora il tempo necessario per analizzare con serietà e puntualità il progetto nelle sue molteplici criticità. Per questo abbiamo costituito un gruppo di lavoro coordinato dal Dipartimento Sport con gli uffici capitolini competenti per materia: Urbanistica, Lavori Pubblici, Patrimonio, Mobilità e Ragioneria Generale. Non amo i signori ‘no a priori’. Non ci sono veti su nessun progetto a priori. Il Flaminio, fin dalla sua nascita, è stato uno stadio a vocazione sportiva. Sin da quando fu progettato nel 1908 e poi con le successive ristrutturazioni, compresa quella per le Olimpiadi del 1960 e poi via via fino a che è rimasto attivo (nel 2011), ha sempre mantenuto la sua funzione. Ora gli uffici competenti e i tecnici devono verificare se il progetto della Lazio sia o meno compatibile con il tessuto urbano che è completamente cambiato negli ultimi 50 anni. Solo successivamente potremo esprimere un giudizio completo".
POLEMICHE - Sulla lettera che la Roma Nuoto ha inviato all'ANAC (Autorità Nazionale Anti-Corruzione), denunciando presunti favoritismi del Comune di Roma verso il progetto della Lazio (quello della Roma Nuoto è stato consegnato diverso tempo prima e l'analisi della Conferenza dei Servizi è già in corso), lo stesso Assessore ha dichiarato: "Si tratta di un’accusa falsa e temeraria. La valutazione della Roma Nuoto non è ancora conclusa: è in corso l’analisi del piano economico finanziario la cui osservazione è stata presentata solo il 10 gennaio 2025. Siamo stati sempre disponibili al confronto, ma non accettiamo illazioni. Chi amministra una città, deve farlo in autonomia, nel rispetto delle regole e senza pressioni di alcun tipo. Quando il Tar ci ha chiesto di riaprire la conferenza dei servizi, avviata dalla giunta Raggi, lo abbiamo fatto in tempi record. E i nostri uffici hanno sempre dato modo alla Roma Nuoto di integrare la documentazione quando è risultata carente".
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Ma datelo subito il Flaminio almeno tornerà un posto vivibile. Ora sembra una Favelas.