Fischietti contro gli ex e pure contro gli arbitri... Lukaku è in buona compagnia
30.000 fischietti contro Lukaku. La protesta organizzata dalla Curva Nord dell’Inter nei confronti dell’attaccante ora in forza alla Roma, in occasione della sfida delle 18 di domenica, non è un inedito per quello che riguarda il nostro campionato. In altre circostanze le tifoserie italiane hanno deciso di prendere di mira un calciatore - principalmente un ex - con manifestazioni di dissenso per esibire il proprio dissenso o provare a togliere la concentrazione ad un avversario temuto. In casa nerazzurra impossibile non ricordare il precedente dell’11 marzo 2007: di fronte il Milan in un derby infiammato dalla presenza dall’altra parte del Naviglio di Ronaldo il Fenomeno, accolto come un “traditore” dalla frangia interista del “Meazza”, che ancora non gli aveva perdonato la fuga da Milano per approdare al Real Madrid dell’estate 2002. Il brasiliano, tormentato dai fischietti dei suoi ex tifosi per tutti i 90’, trova addirittura il gol del momentaneo vantaggio, portandosi le mani alle orecchie in segno di sfida, ma il derby alla fine andrà all’Inter con la rimonta firmata da Cruz e Ibrahimovic.
DA CALHA A VLAHOVIC - Un’esultanza simile quella inscenata da Hakan Calhanoglu in occasione della sua prima stracittadina da calciatore nerazzurro, a pochi mesi dall’addio a parametro zero dal Milan, riportato in Champions League dopo 7 anni anche grazie ai suoi gol e alle sue prestazioni. Beccato già nel prepartita dai sostenitori rossoneri, il turco trasforma il rigore del momentaneo vantaggio della squadra di Inzaghi e provoca i suoi avversari invitandoli a gridare più forte. Non è un derby, ma è come se lo fosse per le tensioni e il carico di polemiche che ha sempre accompagnato l’eterna sfida tra Fiorentina e Juventus. In particolare sul versante viola. Tanti calciatori si sono trasferiti nel tempo dalle rive dell’Arno a quelle del Po, ma il passaggio di Dusan Vlahovic in bianconero è uno di quelli che ha lasciato maggiormente il segno a Firenze: il lungo contenzioso con la società gigliata e col presidente Commisso che, al netto dei 70 milioni più bonus incassati dalla cessione del suo talento, non ha mai nascosto una certa delusione a livello umano. E nel febbraio 2022, in occasione della prima volta del serbo al “Franchi” da avversario hanno fatto la loro comparsa - in curva Fiesole e non solo - gli ormai noti fischietti.
FISCHIETTI CONTRO I FISCHIETTI - C’è poi una singolare forma di protesta organizzata dai tifosi della Roma il 16 febbraio 1998, quando all’Olimpico si presentò il Bologna: quella volta però i fischetti, distribuiti fuori dallo stadio ma poi sequestrati dalle forze dell’ordine, volevano essere un messaggio alla classe arbitrale per lamentarsi di alcuni episodi sfavorevoli nei confronti del club giallorosso. Ritornando alle “cose di campo” e ad un’epoca più recente, non si può dimenticare nemmeno la prima volta che Gonzalo Higuain, agli occhi dei napoletani una versione rieditata di core 'ngrato Altafini, arrivò al “San Paolo” da giocatore della Juve: fischi, striscioni poco accomodanti e un affetto - quello che nel 2016 aveva portato il popolo azzurro a presentarsi allo stadio con le maschere del Pipita per protestare contro le 4 giornate di squalifica comminate dopo un’espulsione ad Udine - cancellato dal rancore per approdare proprio dai rivali più odiati.
DA CALHA A VLAHOVIC - Un’esultanza simile quella inscenata da Hakan Calhanoglu in occasione della sua prima stracittadina da calciatore nerazzurro, a pochi mesi dall’addio a parametro zero dal Milan, riportato in Champions League dopo 7 anni anche grazie ai suoi gol e alle sue prestazioni. Beccato già nel prepartita dai sostenitori rossoneri, il turco trasforma il rigore del momentaneo vantaggio della squadra di Inzaghi e provoca i suoi avversari invitandoli a gridare più forte. Non è un derby, ma è come se lo fosse per le tensioni e il carico di polemiche che ha sempre accompagnato l’eterna sfida tra Fiorentina e Juventus. In particolare sul versante viola. Tanti calciatori si sono trasferiti nel tempo dalle rive dell’Arno a quelle del Po, ma il passaggio di Dusan Vlahovic in bianconero è uno di quelli che ha lasciato maggiormente il segno a Firenze: il lungo contenzioso con la società gigliata e col presidente Commisso che, al netto dei 70 milioni più bonus incassati dalla cessione del suo talento, non ha mai nascosto una certa delusione a livello umano. E nel febbraio 2022, in occasione della prima volta del serbo al “Franchi” da avversario hanno fatto la loro comparsa - in curva Fiesole e non solo - gli ormai noti fischietti.
FISCHIETTI CONTRO I FISCHIETTI - C’è poi una singolare forma di protesta organizzata dai tifosi della Roma il 16 febbraio 1998, quando all’Olimpico si presentò il Bologna: quella volta però i fischetti, distribuiti fuori dallo stadio ma poi sequestrati dalle forze dell’ordine, volevano essere un messaggio alla classe arbitrale per lamentarsi di alcuni episodi sfavorevoli nei confronti del club giallorosso. Ritornando alle “cose di campo” e ad un’epoca più recente, non si può dimenticare nemmeno la prima volta che Gonzalo Higuain, agli occhi dei napoletani una versione rieditata di core 'ngrato Altafini, arrivò al “San Paolo” da giocatore della Juve: fischi, striscioni poco accomodanti e un affetto - quello che nel 2016 aveva portato il popolo azzurro a presentarsi allo stadio con le maschere del Pipita per protestare contro le 4 giornate di squalifica comminate dopo un’espulsione ad Udine - cancellato dal rancore per approdare proprio dai rivali più odiati.