Fiorentina, Sinisa in partenza; si cerca un presidente alla Baretti
A Firenze c'è grande attesa per la rivoluzione d'aprile. In realtà poco o nulla cambierà, a parte l'allenatore che è sempre più a rischio. Mihaijlovic non va a genio alla dirigenza viola. Le sue colpe, oltre a non aver dato una fisionomia alla squadra, sarebbero da imputare ad uno scarso aziendalismo da gennaio a oggi quando ha esautorato due acquisti come Cerci e D'Agostino pagati a caro prezzo. Non solo, Sinisa avrebbe fatto intendere che non appena ha potuto rivolgersi alla vecchia guardia (a cominciare da Mutu) qualche risultato si è visto.
Riguardo al sostituto rimane in corsa il nome di Gasperini insieme a Giampaolo, allenatori entrambi disposti a sposare il piano di austerity.
Per quanto riguarda la dirigenza si cerca un presidente alla Baretti (il compianto presidente viola perito in un incidente aereo nel 1987) che conosca il mondo del calcio e possa andare d'accordo con Corvino.
In stand by la posizione del team-manager, bocciato il ritorno di Antognoni. Per lui non ci sarebbe un ruolo adatto, questa la motivazione di viale dei Mille.