Scoperto da un ex attaccante, lanciato nel calcio che conta da un ex difensore. Questa in sintesi la paradossale storia calcistica del centrocampista ghanese classe '92 Amidu Salifu, una delle pochissime note positive della Fiorentina uscita sconfitta sabato scorso da San Siro per mano dell'Inter.

In un torneo amichevole disputato a Montecchio, la formazione Allievi del Vicenza affronta una rappresentativa africana di cui Salifu è il capitano e l'uomo d'ordine. Stefan Schwoch, ex bomber e attuale d.s. veneto, nota subito quel ragazzone ghanese un po' arruffone con i piedi ma dal fisico già possente, e dopo una trafila lunghissima, durata oltre tre mesi - in cui il giocatore viene 'nascosto' e non aggregato alla prima squadra per paura che venisse adocchiato anche da altri club -, lo tessera per il Vicenza al compimento del diciottesimo anno di età. Sarà Rolando Maran, in un 'caldissimo' derby contro il Padova, a lanciarlo nel grande calcio.

Il passaggio alla Fiorentina, per volontà diretta di Pantaleo Corvino, arriva nell'ultimo giorno del mercato invernale 2011. Prima con la formula della comproprietà, poi a metà agosto scorso - anche in seguito ai successi colti con la formazione Primavera guidata da Renato Buso, il quale lo preferisce sistematicamente all'attuale capitano Agiey - riscattandone totalmente il cartellino dal Vicenza, Salifu diventa un giocatore della Fiorentina a tutti gli effetti, debuttando in campionato nei minuti finali del match contro il Cagliari della passata stagione. In questo anno calcistico ha già conquistato la Supercoppa italiana Primavera con la Fiorentina,