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Fiorentina: una squadra intera è stata bocciata
Dieci partite alla fine della stagione della Fiorentina, ancora in corsa per il terzo posto e attesa il prossimo 3 maggio dalla finale di Coppa Italia contro il Napoli. Nella sede viola, in attesa del Cda di fine mese, è tempo di valutazioni in chiave calciomercato e la considerazione che appare ai più palese è che tanti giocatori, cosìdette seconde linee abbiano fallito e rischiano seriamente di non essere confermati per la prossima stagione. Ecco una piccola analisi nome per nome di un gruppo di elementi, quasi una squadra, che non ha reso secondo le aspettative:
Gustavo Munua: da elemento che doveva mettere in difficoltà nel suo ruolo da titolare Neto, a riserva utilizzata saltuariamente, e non sempre con rendimento sufficiente, in Europa League. L'uruguaiano è tornato nel paese natio, e non farà ritorno visto che la Fiorentina ha deciso di puntare come prossimo dodicesimo uomo sul rumeno Tatarusanu.
Facundo Roncaglia: da eroe dei tifosi per le sue entrate vigorose ed i suoi gol da classifica di Youtube, a riserva delle riserve, con rendimento sempre di più in calo. Scavalcato nelle gerarchie prima da Tomovic e poi da Diakitè, difficile ricordarne l'ultima prestazione pienamente sufficiente.
Ahmed Hegazy: qui la sfortuna ci ha messo lo zampino. Doppia rottura in 12 mesi dei legamenti crociati del ginocchio e meno convocazioni in prima squadra di qualsiasi elemento della Primavera.
Marcos Alonso: dai paragoni con Paolo Maldini nel ritiro di Moena alle prestazioni incerte fra campionato ed Europa League. Nel Sunderland sta trovando una nuova vita, ma è tutt'altro che scontato un suo ritorno in Italia visto le grandi pecche difensive dimostrate nelle sue tre partite in cinque mesi di maglia viola
Marko Bakic: nove presenze in 7 mesi di Fiorentina, di cui due soltanto in campionato. Nonostante il contratto rinnovato lo scorso gennaio, è di fatto da considerarsi una terza scelta e anche se c'è la stima di Montella, quasi certamente la prossima estate verrà mandato a farsi le ossa visto che nelle prestazioni da titolare ha dimostrato moltissimi limiti.
Ruben Olivera: esubero dalla scorsa estate, è stato 4 mesi a Firenze fra panchina e tribuna, con una sola presenza, all'ultimo minuto della sfida con il Milan. Ceduto in via definitiva lo scorso gennaio al Brescia.
Matias Vecino: doveva essere il cosidetto vice Pizarro, in ritiro invece finì provato addirittura come esterno. Quando con il Chievo in Coppa Italia fu schierato come terzino destro, si capì che la sua avventura in viola era agli sgoccioli, dopo 6 spezzoni in 4 mesi a Firenze. A Cagliari sta maturando e stupendo tutti, con un rendimento che potrebbe riportarlo a casa la prossima estate.
Oleksander Iakovenko: arrivato a parametro zero dall'Anderlecht in estate stupì tutti sia come esterno offensivo che come vice Gomez. Si è sgonfiato presto, finendo ai margini della prima squadra nonostante il grave infortunio del bomber tedesco. Sostituito per disperazione negli impegni di Europa League contro Pacos de Ferreira e Pandurii, la sua avventura al Malaga potrebbe proseguire anche la prossima stagione.
Ante Rebic: quasi dieci miliardi delle vecchie lire spese per questo promettente attaccante croato che non solo ha giocato pochissimo nel girone d'andata, visto che era stato escluso dalla lista Uefa, ma che da gennaio scorso si è infortunato e non si sa quando potrà tornare. Quantomeno acerbo ed non idoneo per le idee tecnico-tattiche di Montella, che la scorsa estate gli avrebbe preferito un vice Pizarro.
Gustavo Munua: da elemento che doveva mettere in difficoltà nel suo ruolo da titolare Neto, a riserva utilizzata saltuariamente, e non sempre con rendimento sufficiente, in Europa League. L'uruguaiano è tornato nel paese natio, e non farà ritorno visto che la Fiorentina ha deciso di puntare come prossimo dodicesimo uomo sul rumeno Tatarusanu.
Facundo Roncaglia: da eroe dei tifosi per le sue entrate vigorose ed i suoi gol da classifica di Youtube, a riserva delle riserve, con rendimento sempre di più in calo. Scavalcato nelle gerarchie prima da Tomovic e poi da Diakitè, difficile ricordarne l'ultima prestazione pienamente sufficiente.
Ahmed Hegazy: qui la sfortuna ci ha messo lo zampino. Doppia rottura in 12 mesi dei legamenti crociati del ginocchio e meno convocazioni in prima squadra di qualsiasi elemento della Primavera.
Marcos Alonso: dai paragoni con Paolo Maldini nel ritiro di Moena alle prestazioni incerte fra campionato ed Europa League. Nel Sunderland sta trovando una nuova vita, ma è tutt'altro che scontato un suo ritorno in Italia visto le grandi pecche difensive dimostrate nelle sue tre partite in cinque mesi di maglia viola
Marko Bakic: nove presenze in 7 mesi di Fiorentina, di cui due soltanto in campionato. Nonostante il contratto rinnovato lo scorso gennaio, è di fatto da considerarsi una terza scelta e anche se c'è la stima di Montella, quasi certamente la prossima estate verrà mandato a farsi le ossa visto che nelle prestazioni da titolare ha dimostrato moltissimi limiti.
Ruben Olivera: esubero dalla scorsa estate, è stato 4 mesi a Firenze fra panchina e tribuna, con una sola presenza, all'ultimo minuto della sfida con il Milan. Ceduto in via definitiva lo scorso gennaio al Brescia.
Matias Vecino: doveva essere il cosidetto vice Pizarro, in ritiro invece finì provato addirittura come esterno. Quando con il Chievo in Coppa Italia fu schierato come terzino destro, si capì che la sua avventura in viola era agli sgoccioli, dopo 6 spezzoni in 4 mesi a Firenze. A Cagliari sta maturando e stupendo tutti, con un rendimento che potrebbe riportarlo a casa la prossima estate.
Oleksander Iakovenko: arrivato a parametro zero dall'Anderlecht in estate stupì tutti sia come esterno offensivo che come vice Gomez. Si è sgonfiato presto, finendo ai margini della prima squadra nonostante il grave infortunio del bomber tedesco. Sostituito per disperazione negli impegni di Europa League contro Pacos de Ferreira e Pandurii, la sua avventura al Malaga potrebbe proseguire anche la prossima stagione.
Ante Rebic: quasi dieci miliardi delle vecchie lire spese per questo promettente attaccante croato che non solo ha giocato pochissimo nel girone d'andata, visto che era stato escluso dalla lista Uefa, ma che da gennaio scorso si è infortunato e non si sa quando potrà tornare. Quantomeno acerbo ed non idoneo per le idee tecnico-tattiche di Montella, che la scorsa estate gli avrebbe preferito un vice Pizarro.