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    Fiorentina, Pezzella: 'Iachini e Commisso mi hanno aiutato, penso sempre a Davide'

    Fiorentina, Pezzella: 'Iachini e Commisso mi hanno aiutato, penso sempre a Davide'

    German Pezzella, capitano della Fiorentina, ha parlato a Sport Week: 

    PAURA - “Sì, non lo nego. Per quanto fossi seguito dallo staff medico della Fiorentina, un po’ di preoccupazione c’è stata. Mia moglie? Anche lei era preoccupata. Così come il resto della mia famiglia. Però, nel frattempo, tutti mi facevano coraggio. Mi sono stati di grande aiuto e conforto”.

    VIRUS - “Come ho contratto il virus? Non lo so. Quando ho iniziato ad avere i primi sintomi ho immaginato subito che potessi essere positivo. D’altra parte altri miei compagni di squadra erano stati contagiati”. Dybala ha detto che durante la malattia si stancava dopo pochi passi: “Io ho avuto altri sintomi. Mi sentivo molto stanco, come quando si ha una brutta febbre. Ma è stato tutto accettabile”. Paura di essere ricoverato in ospedale? “L’ho messo in preventivo, però sinceramente non ci ho mai pensato più di tanto”.

    GRUPPO- "Abbiamo una chat comune con la squadra. Quindi sono stato sempre in contatto con i miei due compagni e con tutti gli altri. Siamo un bel gruppo. Abbiamo cercato di distrarci prendendoci in giro anche nei momenti difficili. Un atteggiamento che è stato di grande aiuto. Così fanno i gruppi affiatati e la Fiorentina ha un gruppo veramente molto unito”.

    COMMISSO- “Il presidente è una persona straordinaria, un uomo vero. Si è preoccupato da subito per me, mi ha chiamato quasi ogni giorno per sapere come stavo. Lui ha a cuore non solo la Fiorentina, cerca di far del bene a tutti. Lo dimostra ‘Forza e Cuore’ che è stata messa in piedi per sostenere tutti coloro che sono in prima linea contro questo terribile virus”.

    IACHINI- “Anche lui mi è stato davvero vicino. Iachini è un martello sul campo, ma in questo caso si è preoccupato molto per me. Mi ha chiamato di continuo, si è interessato se avessi bisogno di qualcosa. Ringrazio anche lui per la vicinanza. Commisso, Iachini e i compagni non mi hanno fatto mai sentire solo”.

    ASTORI - “Certo. Penso a Davide ogni giorno. È una presenza fissa e quotidiana nella vita di tutte le persone che lo hanno conosciuto da vicino. Penso che anche lui mi abbia dato la forza per superare questo periodo. Noi giochiamo per lui. Io porto al braccio la sua fascia e spero di poter tornare presto a indossarla sul campo. Per portare Davide con me nelle future partite”.

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