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    Fiorentina, parla Biraghi: 'Sono il capitano di una squadra che rappresenta un popolo. Senza il gruppo...'

    Fiorentina, parla Biraghi: 'Sono il capitano di una squadra che rappresenta un popolo. Senza il gruppo...'

    Quest’oggi il capitano della Fiorentina Cristiano Biraghi ha rilasciato una lunga intervista ai canali ufficiali del club gigliato, all’interno del quale spiega cosa significhi indossare la fascia da capitano in una citta come Firenze. Queste le sue dichiarazioni:

    “E’ molto importante per me. Sono leader di un gruppo, sono il capitano di una squadra che rappresenta una città e un popolo, il popolo viola, un popolo meraviglioso e molto esigente. Fare il Capitano significa avere la leadership, e si dimostra in ogni momento, in campo e fuori dal campo, nei momenti soprattutto negativi. Devo pensare che tutti guardano me a livello soprattutto comportamentale. Non posso permettermi di avere delle falle nel comportamento, non posso farmi vedere molle, che sto mollando o in difficoltà, devo tenere alta la concentrazione e l’allegria del gruppo e far vedere gli obiettivi miei e di squadra. Non è un ruolo semplice, ma l’ho sempre avuto dentro di essere un trascinatore e un esempio per tutti”.
     
    Ha parlato di cosa significhi essere un leader all’interno dello spogliatoio gigliato: “Essere leader è una cosa che ti viene da dentro. Ci sono i leader ‘silenziosi’ che non parlano, ma dimostrano coi fatti, ci sono quelli ‘chiacchieroni’ per spronare la squadra e i compagni dicono la parola in più, l’incitamento in più, la sgridata in più. Io cerco di essere la via di mezzo: tante volte serve una voce, ma preferisco far parlare i fatti”.
     
    Ha poi concluso parlando dell’importanza del gruppo: “E’ importante un leader in gruppo, soprattutto nei momenti negativi. Nei momenti positivi tutto va avanti a gonfie vele, sembra che i problemi svaniscano. Mentre quando ci sono momenti negativi che affiorano dei problemi che non sapevi neanche che esistessero. E’ importante in quei momenti. Nonostante io possa avere stress mio interno per situazioni non tanto belle di campo, non posso esternarle, devo esternare un senso di positività, devo cercare di risolvere i problemi. Io mi vedo sempre davanti quando i momento sono negativi: mi accollo i problemi, mi prendo le responsabilità e di conseguenza voglio risolvere tutto il prima possibile. Ormai mi viene naturale svolgere questo compito: è frutto del carattere mio personale e di tutto quello che ho passato durante la mia vita. La leadership se la hai per uno spogliatoio la porti fuori. E’ ciò che ho passato durante la mia infanzia, durante la mia carriera: mi sono sempre sentito in prima linea. Le tre caratteristiche fondamentali di un leader sono: personalità, cuore e carattere”.
     

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