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    Ikone: 'Con Mbappe eravamo una coppia devastante. Alla Fiorentina per crescere, Italiano è un martello'

    Ikone: 'Con Mbappe eravamo una coppia devastante. Alla Fiorentina per crescere, Italiano è un martello'

     
    Quest’oggi sulle pagine de La Repubblica è apparsa una lunga intervista all’esterno della Fiorentina Johnathan Ikone: il francese ha avuto modo di ripercorrere la sua carriera, dagli inizi assieme a Kylian Mbappe al trasferimento in Serie A della passata stagione. Queste le sue dichiarazioni:
     
    "Da bambino pensavo soltanto a divertirmi. Mio padre era calciatore, i miei fratelli anche. Il mio papà decise di iscrivermi alla scuola calcio di Bondy. Lì ho conosciuto Mbappè, sono cresciuto con la mia famiglia e con quella di Kylian. Dicono che insieme eravamo devastanti, dovevano dividerci per non creare troppo scompiglio agli avversari. Oggi abbiamo lo stesso ottimo rapporto di quando eravamo piccoli. Non è cambiato niente, siamo sempre amici. E anche se adesso siamo lontani, ci scriviamo e ci mandiamo delle foto"
     
    L’esterno ha poi parlato del suo passaggio alla Fiorentina lo scorso gennaio: “Sentivo che dopo aver vinto col Lille era arrivato il momento di evolvere, di crescere. E ho pensato che la Fiorentina per me fosse un ottimo club. Il momento più complicato è alle spalle, quello in cui dovevo adattarmi al modo di giocare e di concepire gli allenamenti. Ma non ho mai mollato. Ho avuto difficoltà con la lingua italiana ma adesso la capisco molto meglio. Scherzo coi miei compagni, mi vogliono bene e qui mi sento a casa. Se mi sento cresciuto? Sì. Sia sotto il profilo fisico, atletico, sia pensando alla tattica. Mi sento più completo. Qui si dà di più, si soffre di più, è tutto più intenso. Questo mi dà la forza per andare avanti. Pochi gol? Me lo dicevano spesso anche al Montpellier. Sto lavorando duramente, ogni giorno, per migliorarmi e per essere più concreto”.
     
    Infine ha speso qualche parola anche per il proprio allenatore, Vincenzo Italiano: “E’ un martello, è vero. Ho un ottimo rapporto con lui, mi trovo bene. Ogni volta imparo qualcosa di nuovo. E’ severo, si. Ma nel senso positivo del termine, non per cattiveria: lo fa per ottenere il massimo e il meglio da me e da tutta la squadra. Ma sa anche scherzare con noi, allo stesso modo in cui pretende di più. E’ un allenatore davvero bravo. Con lui abbiamo tutto per risalire la classifica. E’ troppo importante per noi”.
     

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