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Fiorentina: non solo Babacar, anche Bernardeschi e Capezzi a rischio rinnovo
Che la questione rinnovi in casa viola sia da alcuni anni un tema a dir poco spinoso, non è certo una notizia. Ancora prima della vicenda Montolivo, fu il mancato rinnovo di Ujfalusi a destare parecchie perplessità sul modo e tempi con i quali la società viola gestì l'imminente scadenza contrattuale del proprio capitano. Ujfalusi fu lasciato andare via a zero euro dopo numerosi incontri per una differenza tra offerta e richiesta assolutamente colmabile e finì per essere rimpianto a lungo.
Lo stesso Montolivo, per ammissione dell'allora direttore sportivo Corvino, aveva praticamente raggiunto l'accordo ("Mancano appena 100 mila euro" confessò il dirigente) poi le cose si trascinarono per tutto un inverno e si arrivò alla clamorosa rottura a meno di dodici mesi dalla scadenza. In tempi più recenti è capitato anche a Jovetic, all'epoca uno dei giovani più ambiti d'Europa, di arrivare a ridosso della fine del proprio contratto (sedici mesi scarsi) senza prolungamento. Jovetic e il suo procuratore Ramadani approfittarono di questo ritardo strappando un rinnovo vantaggioso e una discussa clausula di rescissione poi prontamente sfruttata.
La vicenda di Adem Ljajic è risaputa e solo la "scottatura" Montolivo e il provvidenziale apporto del procuratore amico Ramadani (che nel frattempo aveva piazzato Jovetic al City) hanno evitato che il giovane talento slavo se ne andasse a zero euro con la frettolosa cessione alla Roma. Anche in questo caso la proposta di rinnovo arrivo pericolosamente a ridosso della scadenza e il giocatore ebbe buon gioco nel puntare i piedi ottendendo in pratica ciò che voleva.
Se bypassiamo Neto, la cui vicenda contringerà la Fiorentina non solo a privarsi di un giovane portiere molto forte dopo averlo cresciuto per alcuni anni ma anche di non ricavarci un euro, arriviamo alla, anzi alle questioni oggettivamente più difficili da comprendere. Difficili perchè trattasi di giovanissimi calciatori usciti per giunta dal vivaio. Non solo Babacar è in scadenza 2016, e ne parla diffusamente Fabrizio Romano nel suo articolo di oggi su calciomercato.com ne "La Soffiata", ma anche Bernardeschi e Capezzi potrebbero svincolarsi tra sedici mesi circa. Entrambe hanno di recente cambiato agente dimostrando con questa scelta di voler ponderare con attenzione le future mosse contrattuali. Bernardeschi aveva, attraverso il vecchio agente, avuto vari colloqui e nell'ambiente viola si respirava un certo ottimismo sul rinnovo ormai prossimo. Era estate. Oggi siamo quasi a primavera e malgrado l'infortunio che avrebbe potuto convincere il giovane attaccante viola a cautelarsi con un prolungamento di contratto, non si hanno più notizie di eventuali incontri col nuovo agente. Quanto a Capezzi, il giovane centrocampista sta disputando una ottima stagione a Varese, e intanto si è scelto un agente lombardo molto legato al Milan.
Pensare che anche solo uno di questi giovani possa andarsene da Firenze creando così una nuova perdita economica per la società, è una ipotesi possibile quanto da scongiurare. Più il tempo passa, peggio è. Tocca alla società affrettare i tempi.
Lo stesso Montolivo, per ammissione dell'allora direttore sportivo Corvino, aveva praticamente raggiunto l'accordo ("Mancano appena 100 mila euro" confessò il dirigente) poi le cose si trascinarono per tutto un inverno e si arrivò alla clamorosa rottura a meno di dodici mesi dalla scadenza. In tempi più recenti è capitato anche a Jovetic, all'epoca uno dei giovani più ambiti d'Europa, di arrivare a ridosso della fine del proprio contratto (sedici mesi scarsi) senza prolungamento. Jovetic e il suo procuratore Ramadani approfittarono di questo ritardo strappando un rinnovo vantaggioso e una discussa clausula di rescissione poi prontamente sfruttata.
La vicenda di Adem Ljajic è risaputa e solo la "scottatura" Montolivo e il provvidenziale apporto del procuratore amico Ramadani (che nel frattempo aveva piazzato Jovetic al City) hanno evitato che il giovane talento slavo se ne andasse a zero euro con la frettolosa cessione alla Roma. Anche in questo caso la proposta di rinnovo arrivo pericolosamente a ridosso della scadenza e il giocatore ebbe buon gioco nel puntare i piedi ottendendo in pratica ciò che voleva.
Se bypassiamo Neto, la cui vicenda contringerà la Fiorentina non solo a privarsi di un giovane portiere molto forte dopo averlo cresciuto per alcuni anni ma anche di non ricavarci un euro, arriviamo alla, anzi alle questioni oggettivamente più difficili da comprendere. Difficili perchè trattasi di giovanissimi calciatori usciti per giunta dal vivaio. Non solo Babacar è in scadenza 2016, e ne parla diffusamente Fabrizio Romano nel suo articolo di oggi su calciomercato.com ne "La Soffiata", ma anche Bernardeschi e Capezzi potrebbero svincolarsi tra sedici mesi circa. Entrambe hanno di recente cambiato agente dimostrando con questa scelta di voler ponderare con attenzione le future mosse contrattuali. Bernardeschi aveva, attraverso il vecchio agente, avuto vari colloqui e nell'ambiente viola si respirava un certo ottimismo sul rinnovo ormai prossimo. Era estate. Oggi siamo quasi a primavera e malgrado l'infortunio che avrebbe potuto convincere il giovane attaccante viola a cautelarsi con un prolungamento di contratto, non si hanno più notizie di eventuali incontri col nuovo agente. Quanto a Capezzi, il giovane centrocampista sta disputando una ottima stagione a Varese, e intanto si è scelto un agente lombardo molto legato al Milan.
Pensare che anche solo uno di questi giovani possa andarsene da Firenze creando così una nuova perdita economica per la società, è una ipotesi possibile quanto da scongiurare. Più il tempo passa, peggio è. Tocca alla società affrettare i tempi.