Fiorentina, Neto: 'La Roma la prendevo alla Playstation...'
Lunga intervista al quotidiano Il Messaggero per il portiere della Fiorentina Norberto Neto. 'I brasiliani hanno da tempo un punto di riferimento in Italia: la Roma, e io la sceglievo sempre alla Playstation - afferma il giocatore in vista della sfida contro i giallorossi -. Di quelli di adesso conosco Bastos: l'ho incrociato all'Atletico Paranaense, è un bel giocatore e sono contento che stia facendo bene. E poi Maicon: è un grande campione, parlandoci dopo le partite mi è sembrato pure simpatico. Ljajic? Lui è stato un compagno speciale. Mi ha aiutato tanto, gli dico ora di tenere la testa libera. Sta facendo bene, ha qualità, e gli stessi che ti criticano poi ti elogiano. Come è accaduto a me: quando sono rimasto per tanto fuori ho anche pensato di partire. Poi ho capito che devi avere pazienza, devi ragionare. Giocare è la cosa più bella, ma lui sta facendo già bene, dia tempo al tempo, La Roma ha grandi attaccanti, poi, non solo Adem: è una squadra bellissima. Contro di noi è vero che sarà una sfida bella e vogliamo anche invertire il trend che ci ha visti quasi sempre sconfitti. E poi anche noi vogliamo puntare, sin quando la matematica ce lo permetterà, al terzo posto. Chi dice che pensiamo già alla finale di Coppa Italia, sbaglia. La concentrazione è, al massimo, solo e soltanto sulla Roma. Chiaro che poi il desiderio sarebbe vincere il 3 maggio, spero anche con Gomez e Rossi. La mia rinascita? Per un portiere avere fiducia è importante e io ho sempre dato il massimo. Ho trovato continuità, questo è stato fondamentale per fare il salto in avanti. Sono giovane e giocare sempre ti permette di imparare, anche dagli sbagli. Io sono uno che cerca di non portar mai fuori dal campo né i picchi né i bassi, ma di avere sempre equilibrio. Cerco di staccare, e in questo un ruolo importante ce l'ha la mia famiglia. Al Mondiale col Brasile? Sarebbe un sogno, ma non sarà facile. Julio Cesar ci sarà, Scolari ha un suo gruppo di fedelissimi che gli ha permesso di vincere anche la Confederations. Io ci spero, ci provo, ma non sarà facile. Romulo con l'Italia? E chi se lo aspettava! Non per le qualità, ma per la Nazionale. Rispetto la sua scelta, magari a trentadue anni potrei dire anche io sì ad un'altra Nazionale, ma per adesso mi tengo il mio sogno. Il mio futuro, comunque, è la Fiorentina'.