Fiorentina, Mlakar come Babacar: soffiato all'Inter, sulle orme di Kalinic
TALENTO DELL'EST - Nato in Slovenia il 23 gennaio 1998, Mlakar inizia presto a giocare a calcio arrivando subito nelle giovanili del Domžale, uno club più antichi del paese nonchè uno dei settori giovanili più prolifici. Non è un caso che proprio il Domžale sia una delle squadre invitate al noto torneo internazionale giovanile organizzato dalla Nike. Proprio nell'edizione 2013/14 della Nike Premier Cup Mlakar si mette in mostra con 6 gol all'attivo e il terzo posto finale conquistato a Manchester. E' qui che viene notato per la prima volta dai più importanti club internazionali, ma è nel percorso di qualificazione della Slovenia alla fase finale degli Europei Under 17 che Mlakar convince tutti gli osservatori con 8 gol in 6 partite che sono valse la prima qualificazione sul campo nella storia di questa selezione.
SOFFIATO ALL'INTER - Le relazioni su di lui si sprecarono e tantissimi club arrivarono nell'estate 2015 a trattarlo con il Domžale. Manchester City, numerosi club tedeschi (che spesso pescano nell'est Europa) ma soprattutto l'Inter si sono fiondati su Mlakar, ma a spuntarla, grazie all'operato di Eduardo Macia e agli ottimi rapporti con il suo agente creati con l'approdo a Firenze di Josip Ilicic, fu proprio la Fiorentina che sfruttò la mancanza di fondi a disposizione del club nerazzurro versando circa 1 milioni di euro (bonus compresi) nelle casse del Domžale.
CENTRAVANTI DI MOVIMENTO - Nonostante sia dotato di un fisico già ben strutturato anche per un'altezza che non supera il metro e 83, Mlakar è tuto fuorchè un centravanti tipico. Ama spaziare sul fronte d'attacco e attaccare la profondità sul filo del fuorigioco, ma come rispetto a giocatori più dotati di lui fisicamente può vantare un innato senso del gol e la capacità di calciare bene con entrambi i piedi, tanto che in stagione ha già all'attivo 16 gol e 4 assist in 30 gare. Non ha un vero e proprio idolo di infanzia, ma prova a rubare i segreti dei più grandi attaccanti della Serie A. Strutturalmente può ricordare il primo Babacar, di cui è destinato a prendere il posto in prima squadra in estate ma, come lui stesso ha confermato, "Nikola Kalinic è il mio punto di riferimento. E' fortissimo e allenarmi con lui mi sta aiutando molto".